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1) Dizion. 5° Ed. .
MANGIAPANE
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MANGIAPANE.
Definiz: Sost. di gen. com. Persona che di sua natura mangia il pane, Il cui cibo ordinario e principale è il pane. –
Esempio: Adr. M. Demetr. Fal. 22: Ed Omero nel Ciclope sempre accresce l'iperbole: Non già era simile ad uomo mangiapane, ma a selvoso promontorio, ad alto monte, e trascendente gli altri monti (il testo omerico ha: σιτοφάγω σιτοφάγῳ).
Definiz: § I. Comunemente adoperasi per Persona non buona ad altro che a mangiare; Chi mangia il pane quotidiano senza guadagnarselo; ed anche Chi mangia a ufo, alle spalle altrui. –
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 5, 3: Quanti dell'ordin vostro mangiapani, Staffieri e servitor del vicinato, ec.
Esempio: Buomm. Cical. 16: Ma e' sarebbe stat'un merlotto a far ogni cosa da sè, avendo cotanti mangiapani alle spalle.
Esempio: Bard. P. Avinav. 7, 48: Ma duogli forte, Ch'al suo cospetto ancor non compariva, Di tanti mangiapan ch'ei tiene in corte, Chi racconti di vista, ec.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 2, 12: E si veston da loro, e pensier fanno Di dar licenza a tanti mangiapani.
Esempio: Casott. A. Celid. 2, 19: Chiede dopo, fra tanti mangiapani, Se qualcuno ha con sè tinte e pennelli.
Esempio: Fag. Comm. 1, 83: Mi preme troppo, che non abbiate tanti mangiapani.
Esempio: E Fag. Comm. 2, 455: Ti dico che tu pensi a licenziar questo maestro, perchè io non voglio in casa un mangiapane, che t'ha rovinato.
Esempio: Nell. Iac. Serv. padr. 2, 1: Non si trova chi voglia star per le case; e quelli, che si trovano, son tutti ladri e mangiapani.
Esempio: E Nell. Iac. Mogl. 1, 11: E quel suo garzone che figura ci fa? V. Di mangiapane e di servitore del signor ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 70: Così a colui che dà pranzi squisiti Van dietro i mangiapani e i parasiti.
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 352: E i servi, gli scrocconi, i cortigiani, Che son mangiapatate o mangiapani?
Definiz: § II. E scherzevolmente detto di Figliuolo. –
Esempio: Fag. Rim. 1, 37: Mia moglie in luce un altro mangiapane Darà appunto in sul finir la state.
Esempio: E Fag. Comm. 5, 18: Che desiderio sciocco è mai questo: aver gusto di moltiplicar de' mangiapani, e di crescer delle spese a sproposito! E questo sarebbe uno zucchero: i disgusti, i crepacuori, che danno a' poveri padri, questi suggettini, o questi son maiuscoli a segno, che ec.