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Dizion. 5° Ed. .
ACERO.
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ACERO. Definiz: | Sost. masc. Albero di primaria grandezza, con foglie palmate e il legno bianco a onde; ed è l'Acer platanoides dei Botanici. − |
Dal lat. acer. − Esempio: | Cresc. Agric. volg. 268: L'acero è arbore assai grande, il quale si truova nell'alpi; ottimo per far nappi e scodelle e taglieri e vivuole da sonare. | Esempio: | Poliz. Rim. 1, 83: Ma l'acer d'un color non è contento. |
Esempio: | Anguill. Ovid. Metam. 8, 212: D'acero dopo incontra un grosso piede, E 'n vece del nemico un tronco fiede. | Esempio: | Menz. Pros. 187: Che importa che Evandro avesse di acero il suo soglio? |
Definiz: | § E per Pioppo o Loppo, che è l'Acer campestre de' Botanici, detto anche Albero da vite. − | Esempio: | Targ. Viagg. 5, 82: Notai che costumano di piantare de' ciliegi e de' gattici.... per sostegno delle viti, in vece degli aceri o loppi o pioppi, come si usa nel fiorentino. | Esempio: | E Targ. Viagg. 8, 150: La comune opinione degli agricoltori è, che le viti non debbano mandarsi su i pioppi o loppi, cioè aceri, detti anche stucchi e festucchi, sennonchè nei terreni umidi e di pianura. |
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