Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ACERO.
Apri Voce completa

pag.156


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
ACERO.
Definiz: Sost. masc. Albero di primaria grandezza, con foglie palmate e il legno bianco a onde; ed è l'Acer platanoides dei Botanici. −
Dal lat. acer. −
Esempio: Cresc. Agric. volg. 268: L'acero è arbore assai grande, il quale si truova nell'alpi; ottimo per far nappi e scodelle e taglieri e vivuole da sonare.
Esempio: Poliz. Rim. 1, 83: Ma l'acer d'un color non è contento.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 8, 212: D'acero dopo incontra un grosso piede, E 'n vece del nemico un tronco fiede.
Esempio: Menz. Pros. 187: Che importa che Evandro avesse di acero il suo soglio?
Definiz: § E per Pioppo o Loppo, che è l'Acer campestre de' Botanici, detto anche Albero da vite. −
Esempio: Targ. Viagg. 5, 82: Notai che costumano di piantare de' ciliegi e de' gattici.... per sostegno delle viti, in vece degli aceri o loppi o pioppi, come si usa nel fiorentino.
Esempio: E Targ. Viagg. 8, 150: La comune opinione degli agricoltori è, che le viti non debbano mandarsi su i pioppi o loppi, cioè aceri, detti anche stucchi e festucchi, sennonchè nei terreni umidi e di pianura.