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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPIAGARE.
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IMPIAGARE.
Definiz: Att. Produrre, Cagionare, piaga, o piaghe, nel corpo sì dell'uomo, sì dell'animale, Coprire di piaghe; e con più tenue senso, anche semplicemente Ferire. –
Esempio: Savonar. Poes. 28: E tu per me impiagato Sei stato crudelmente.
Esempio: Bern. Orl. 23, 18: Ferillo Brandimarte nel gallone, E d'una gran percossa l'ha impiagato.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 40: Colpo alcun de' suoi, che tanto o quanto Impiagasse il nemico, anco non scese.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 116: L'un percote sol: percote e impiaga L'altro ch'ha maggior forza, armi più ferme.
Esempio: Bart. D. Giapp. 3, 438: Andavano.... a piè ignudi; e ciò sì volentieri, che, fattosi innanzi a Michele un suo fedel servidore ad offerirgli un paio di scarpe, le ricusò, e disse che.... se intoppassero in pietre che loro scheggiassero l'ugne e impiagassero i piedi, molto più caro l'avrebbono.
Esempio: Metast. Dramm. 4, 428: Al fier cinghiale il dardo, Che dal braccio partì maestro e franco, Sotto l'omero destro impiaga il fianco.
Esempio: Mont. Poes. App. 120: Ferma, Trimuglio mio! qui l'ire appaga, Barbaro inglese, e questo seno impiaga.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 47: Vadan da lei lontan gli armenti e gregge, Nè le possa impiagar la scorza e i rami D'altro fero animale artiglio o corno.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 1: O esecrabile Avarizia,... io non mi maraviglio Ch'ad alma vile.... dar possi di piglio; Ma che.... tu impiaghi.... Alcun, che per altezza era d'ingegno, Se te schivar potea, d'ogni onor degno.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 387: Chiunque al mondo di parer s'appaga, Più che dell'esser poi fidato amico, Fugge da quel che la Fortuna impiaga.
Definiz: § III. Pur figuratam. e poeticam., detto, sia di Amore, sia di persona o cosa che susciti passione amorosa. –
Esempio: Bemb. Rim. 12: Tal io senza temer vicino affanno Moss'il piede quel dì, che i be' vostr'occhi Me 'mpiagar, Donna, tutto 'l lato manco.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 129: Anima vaga Di chi t'incende e 'mpiaga, Torna a te stessa, e vedi Di che t'infiori, e du' (dove) ti bagni i piedi.
Esempio: Car. Rim. 16: Eravi Amor che l'alme incende e 'mpiaga.
Esempio: Tass. Rim. 2, 188: Non hanno, Amor, qui loco Occulte insidie e frodi, Nè vien che strale impiaghi, o rete annodi, Perchè ec.
Esempio: Vai Rim. 36: Ma che valmi, Che tra gli almi Cantatori anch'io mi nomini? Se la maga, Che m'impiaga, Ha desio ch'io mi disuomini?
Esempio: Pindem. Poes. 204: La vergin che l'impiaga Con uno sguardo sol, Saggia non men che vaga, Sedur certo nol vuol.
Definiz: § IV. Altresì figuratam. e poeticam., riferito a terra, suolo, e simili, vale Fendere. –
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 302: Non soleva il bifolco innanzi a Giove Con l'aratro impiagar le piagge e i colli.
Definiz: § V. Neutr. pass. impiagarsi Detto di persona, o di parte del corpo, vale Empirsi, Coprirsi, di piaghe.
Definiz: § VI. E con più tenue senso, anche semplicemente Ferirsi. –
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 91: Ditemi, se voi vedeste un vostro figliuolo maneggiare rasoi,... che fareste voi? C. G. Torremmogliele di mano, temeremmo non s'impiagassono.
Definiz: § VII. E detto di ferita, vale Divenir piaga, Farsi piaga. –
Esempio: Porz. C. Op. 230: Si venne di nuovo in essi ad impiagare la ferita che di fresco era saldata (qui in locuz. figur.).