Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LAMENTAZIONE
Apri Voce completa

pag.46


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
LAMENTAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto del lamentarsi, Lamento.
Dal lat. lamentatio. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 373: Veramente le loro lamentazioni singulari non si specificheranno al presente, però che ec.
Esempio: Annot. Vang.: Non fosse con allegrezza, ma fosse con pianto e lamentazione.
Esempio: Cic. Tusc. 11: Quella lamentazione con pianto, e quello pianto doglioso è, perchè noi stimiamo che colui il quale noi amiamo sia privato de' commodi della vita.
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 45: Fa' che la mente tua sia fatta com'era il libro di Zacchiel profeta, il quale era scritto dentro e di fuori lamentazioni e guai; e queste lamentazioni vogliti accostare e abbracciare, ec.
Esempio: Buonarr. Oraz. I, 6, 230: Quasi volendol dimenticare, teneva a freno ogni sorta di lamentazione e di condoglianza.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 478: Se nella cognizione degli uomini penetrasse questo vero..., non proromperebbono in sì spesse lamentazioni contro alla fortuna.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 10: A questi dì si sono udite in cielo molte querele.:.. Aggiungi che le lamentazioni erano fatte in greco, in latino e in italiano.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Soder. Agric. 5: Si cominciano a sentire per tutto le lamentazioni de' salvatichi colombi.
Definiz: § II. Lamentazione, trovasi, conforme a significato greco, per Quella parte dell'antica tragedia, nella quale il coro insieme con gli altri attori compiangeva i casi del dramma. –
Esempio: Varch. Lez. Accad. 666: Oltra le cinque parti di sopra raccontate, se ne truova un'altra, chiamata grecamente commo, cioè lamentazione, ovvero compianto.
Esempio: E Varch. Lez. Accad. 667: Questo commo, overo lamentazione, non è altro che un pianto, o vero cordoglio, che fa il coro insieme con gli altri strioni (male la stampa che in ambedue i luoghi ha crommo).
Definiz: § III. Lamentazioni, diconsi i Canti lamentevoli di Geremia sopra la distruzione di Gerusalemme, donde son tolte le lezioni che la Chiesa canta nei mattutini delle Tenebre al primo notturno; e diconsi anche Treni di Geremia. –
Esempio: Don. Music. Scen. 23: Nel medesimo stile egli compose parte delle lamentazioni di Geremia profeta, che furono cantate in devota Compagnia.
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 64: Geremia compose in quell'occasione delle lamentazioni, che furono cantate per gran tempo fra i musici.
Esempio: Martin. T. V. Not. 15, 26. Not.: Onde le lamentazioni si riferiranno alla predizione delle calamità di Gerusalemme,... e i guai alla disperata sorte degl'impenitenti.