Lessicografia della Crusca in rete

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GRINZO.
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GRINZO.
Definiz: Add. Che ha molte grinze, Grinzoso. –
Esempio: Quintil. Declam. C.: Appoggiasi la grinza buccia agli spogliati ossi di carne.
Esempio: Bocc. Laber. 84: Era costei.... grinza e crostuta e tutta cascante.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 195: Abbi grande avvertenza nel dare le membra alle figure.... Agli uomini sieno nervose e piene di muscoli. Ai vecchi sieno con superficie grinze ruide, e venose, e i nervi molto evidenti.
Esempio: Bern. Rim. Burl. V. 130: Vieta, grinza e arsiccia, Secca dal fumo, e tinta in verdegiallo.
Esempio: Alam. L. Gir. 6, 28: Ell'aveva anni più che la Cumana, Grinza, torta, riarsa, nera e strana.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 12, 163: Si misse a contrafare con un pezzo di marmo una testa che v'era d'un fauno vecchio, antico e grinzo, che era guasta nel naso, e nella bocca rideva.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 116: Io sottoscrivomi A campar mogio, Grinzo, barbogio, Stolto e decrepito.
Esempio: E Monigl. Poes. dramm. 3, 431: Io son vostro marito, E se ben ora grinzo e vecchierello, In breve tornerò giovine e bello.
Esempio: Mont. Poes. 73: O giovane la gota, o grinza e vecchia, Ognuna in quelli [specchi] come vuol si specchia.
Definiz: § I. E per Corrugato, detto di volto. –
Esempio: Capor. Rim. 92: Con viso sen partì grinzo ed agreste.
Definiz: § II. Detto di sacco, borsa, e simili, vale Quasi vuoto, e che perciò fa grinze. –
Esempio: Zamb. Esper. 27: Gli occhi rimasero come due borselli voti e grinzi.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 9, 86: E reputa giustizia l'inclemenze, Con dir, l'ingrato mi tradì, vo' pinze Render le sacca che mi diede grinze (qui in locuz. figur.).