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1) Dizion. 5° Ed. .
MISERRIMO
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MISERRIMO.
Definiz: Superlat. di Misero,
con forma presa dal lat. miserrimus.
Definiz: Miserissimo. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 3: Beatitudine è in vertù, e noi la cheremo in vizj; ed è in delle grandezze grande di paradiso, e noi la cheremo in este miserrime vil terrene.
Esempio: Panzier. Tratt. 37 t.: Perchè el suo essere umano è cosi vilmente in somma miseria miserrimo.
Esempio: Med. L. Op. 4, 127: Gli amanti sono più che tutti gli altri miseri, perchè hanno maggior desiderio; e la notte sono miserrimi perchè il desiderio è maggiore.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 39: Misero te, se l'orco ti ci coglie! Coglia, disse, o non coglia, o salvi, o uccida, Che miserrimo i' sia non mi si toglie.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 160: E, quello che è nelle miserie miserrimo, tu non saprai di chi ti rammaricare.
Esempio: E Firenz. Pros. 2, 117: Non macchiare le mie serene acque colla tua miserrima morte.
Esempio: Mont. Iliad. 24, 623: Ed io, Miserrimo! io che a tanti e valorosi Figli fui padre, ahi! più nol sono.