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1) Dizion. 5° Ed. .
LIBRARIO.
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Dizion. 5 ° Ed.
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LIBRARIO.
Definiz: Sost. masc. Colui che, presso gli antichi Romani, registrava i nomi de' soldati di una legione, o che custodiva i libri de' conti appartenenti ai soldati.
Dal lat. librarius. –
Esempio: Giamb. Vegez. 48: I librarj sono detti perchè ne' libri le ragioni scrivono che a' cavalieri s'appartengono.
Definiz: § I. E per Chi teneva i libri o registri di un dato ufizio. –
Esempio: Maff. Stor. diplom. 76: A' curatori dell'acque publiche si assegnano.... scrivani e librarj.
Definiz: § II. E per Colui che copiava i libri Amanuense. –
Esempio: Bart. C. Opusc. Albert. 365: Pittagora non fece il sacrifizio delle cento vittime alle Muse, come scrivono gli ignoranti librarj, ma sì bene alle mosche.
Esempio: E Bart. C. Opusc. Albert. 385: Il libro, nel quale era perfettamente scritta la arte de' librarj, chiedeva aiuto di non essere roso dal topo; ma i topi se ne risono.