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ERUDITO.
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ERUDITO.
Definiz: Partic. pass. di Erudire.
Lat. eruditus.
Definiz: § I. In forma d'Add. Ammaestrato, Istruito, in qualche disciplina o arte; e con più alto senso, Dotto. ‒
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 2: Non son.... di lettere ignaro, Son bene in arte metrica erudito.
Esempio: Segner. Fred. 277: Ancora quivi, qual erudito geografo, egli avrebbe, senz'altro mappamondo dinanzi, potuto dire: il mondo viene oggidì diviso in tre parti.
Esempio: Crudel. Rim. 68: Tu non sei più maraviglia, Tu non sei più dolce invito Della mente e delle ciglia D'ogni nobile erudito.
Definiz: § II. E figuratam. ‒
Esempio: Baldin. Decenn. 1, 9: Potrà chiunque abbia occhi eruditi al bisogno restar difeso della erroneità di così nuova e così strana opinione.
Definiz: § III. E detto di accademie, riunioni, e simili, vale Composto di persone erudite. ‒
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 32: Noi qui cerchiamo quel che dee servir di regola a i Giudici per determinar le controversie forensi, e non già per far pompa nelle Accademie erudite.
Definiz: § IV. Aggiunto di secolo erudito, età erudita, o simile, e vale In cui fioriscono o fiorirono molti uomini eruditi, dotti. ‒
Esempio: Segner. Pred. 532: Vi dolete dunque di avere penuria grande di aiuti, voi, che siete nati nel cuore del Cristianesimo, in una città sì eletta, in un secolo sì erudito?
Definiz: § V. Detto di libro, opera, ragionamento, e simili, vale Pieno di dottrina, Corredato di molta dottrina. ‒
Esempio: Don. Lett. IV, 3, 293: Il Comento del sig. Nardi sopra Lucrezio, opera in vero erudita e curiosa.
Esempio: Red. Lett. 1, 222: Ora ringrazio V. Sig. illustriss. e delle erudite nuove litterarie che mi ha date, e de' tanti e tanti libri donatimi.
Esempio: Salvin. Annot. Murat. 2, 161: Il nostro Dati perciò ne fece un erudito ragionamento.
Esempio: E Salvin. Disc. 2, 50: Ben so.... che lo impallidire sulle erudite carte.... è una vana afflizione di spirito.
Esempio: Giord. Op. 2, 221: A que' suoi ventiquattro libri (del poema del Trissino) piuttosto eruditi che poetici.
Definiz: § VI. In forza di Sost. Persona erudita, che ha molta dottrina. ‒
Esempio: Salvin. Disc. 2, 76: I quali [Greci] non contenti di popolare il cielo con infinite sciocche divinità, quante ne contano i loro mitologi, poeti ed eruditi, ci tesserono sopra un intrigatissimo laberinto di frivolissime ciance.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 1, 473: Hanno creduto gli eruditi romani a' nostri dì, che in que' denari entrasse il nome de gl'Imperadori, per esser eglino Avvocati della Chiesa Romana.
Esempio: Maff. Anfit. 38: È unica [la grossa medaglia di Tito], per quanto finor si sappia, degnamente posseduta in Venezia dal nobiluomo Cristin Martinelli, alla gentilezza del quale dovranno averne l'obligo gli eruditi.
Esempio: Lam. Dial. 49: Certe lettere di eruditi oltramontani.
Esempio: Capp. Longob. 120: L'istituzione germanica dei Comuni è.... un sogno degli eruditi.