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Dizion. 5° Ed. .
FORBOTTARE.
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FORBOTTARE. Definiz: | Att. Picchiare, Percuotere, fortemente, Dar molte busse, Malmenare; che più comunemente oggi dicesi Sorbottare. |
Dall'antico franc. forbouter, che aveva anche questo senso. – Esempio: | Pulc. L. Morg. 18, 16: Il Veglio pur colla mazza di ferro Ritocca e suona, e martella, e forbotta. |
Esempio: | E Pulc. L. Morg. 19, 41: Tocca e ritocca e forbotta Margutte. |
Esempio: | Grazz. Pros. 229: Burchiello.... aveva tanto riso, che gli dolevano le mascella, e massimamente quando messer lo frate forbottava maestro Manente. |
Esempio: | Nom. Catorc. Angh. 11, 83: E par che s'affatichi ognuno e sudi D'un fanciullo al pazzissimo comando; Che lor forbotta, dileggia e malmena, Come se fosser schiavi da catena. |
Esempio: | Salvin. Esiod. 268: Il vate allora il vincol della vita Colle man prese, ed Ificlo sul dosso Forbottava. |
Definiz: | § I. Per similit., riferito a rôcca. – | Esempio: | Car. Mattacc. 228: Il castello è già preso; or via forbotta La rocca, e quei suoi vetri, e quei mattoni. |
Definiz: | § II. E in locuz. figur. e figuratam. – |
Esempio: | Buonarr. Fier. 4, 3, 7: E mi par di sentir la sua zambracca Caricar la balestra a forbottarci. | Esempio: | Monigl. Poes. dramm. 3, 115: O questa sì che scottami E scottami nel buon; O questa sì forbottami Il fegato e 'l polmon. Un figliol solo, e pazzo? Quest'è troppo strapazzo, Fortuna, contro me. |
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