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Dizion. 5° Ed. .
INCENSO.
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pag.426
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INCENSO. Definiz: | Sost. masc. Sorta di gomma di grato odore, che stilla da un albero d'Arabia dello stesso nome, e che usasi frequentemente nelle cerimonie religiose come profumo, e talora entra anche nella composizione di certe medicine. |
Dal lat. incensum. – Esempio: | Cresc. Agric. volg. 186: Togli gruogo dramme tre,... d'incenso maschio stacciato dramme tre. | Esempio: | Dant. Purg. 10: Similemente al fumo degl'incensi, Che v'era immaginato, e gli occhi e il naso Ed al sì ed al no discordi fensi. | Esempio: | S. Gir. Grad. 64: Tre Re vennono a offerere al nostro Signore oro e mirra e 'ncenso. | Esempio: | Vill. G. 16: Perochè vi furo i primi sacrificatori alli dii con fumo d'incenso detto tuscio. |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 15, 39: Vien per l'Arabia ch'è detta Felice, Ricca di mirra e d'odorato incenso. | Esempio: | Mattiol. Disc. 1, 104: Anticamente si soleva ricorre l'incenso una volta l'anno, intaccando gli alberi ne i giorni solamente canicolari per essere a quel tempo molto pregna la corteccia d'umore, e ne ricoglievano poscia lo incenso nel seguente autunno. | Esempio: | Ricett. fior. 44: L'incenso è una gomma.... di un arbore che nasce in Arabia. |
Esempio: | Magal. Lett. scient. 194: Guardate i libri delle vostre dogane, vedete quello che viene a entrata degl'incensi che spedite. |
Esempio: | Sangall. Esp. Zanz. 19: E se ad alcuno non piacesse la salvia, vi è chi in suo cambio pone la polvere dell'incenso. |
Esempio: | Giust. Vers. 43: Brillava a festa la casa d'Iddio Tra il fumo degl'incensi e i lampadari. |
Definiz: | § I. E per L'albero da cui stilla, detto anche Albero dell'incenso. – | Esempio: | Dant. Inf. 24: Erba nè biada in sua vita non pasce, Ma sol d'incenso lagrime e d'amomo, E nardo e mirra son l'ultime fasce. | Esempio: | Montig. Dioscor. volg. 34 t.: La corteccia dell'incenso è tenuta migliore quando ella è grossa, grassa, odorifera, fresca, morvida, in nessun luogo ruvida e senza buccie. | Esempio: | Mattiol. Disc. 1, 98: Nascono gli alberi dell'incenso e della mirra parte in su l'monte e parte da basso. |
Esempio: | E Mattiol. Disc. 1, 104: Quantunque solamente nasca lo incenso in Arabia, è però da sapere che ec. | Esempio: | E Mattiol. Disc. appr.: Niuno de i latini autori ne scrive come fusse fatto l'albero dello incenso. | Esempio: | Tass. Gerus. 17, 20: Ove nascon gl'incensi e gli altri odori, Ove rinasce l'immortal Fenice, ec. | Esempio: | Ricett. fior. 44: Della scorza dell'incenso si elegge quella che è grassa, fresca, odorata, liscia, grossa e non cartilaginosa. |
Definiz: | § II. E per Incensamento, Fumo d'incenso. – |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 13, 64: Un'altra, poi che le terrene some Lasciate avrà, fia ne l'ausonio clima Collocata nel numer de le dive, Ed avrà incensi e imagini votive. |
Definiz: | § III. Figuratam., e in linguaggio familiare, dicesi per Lode adulatoria, Adulazione; onde Dar l'incenso o Dar dell'incenso a uno, vale Adularlo. – | Esempio: | Savonar. Pred. 2: Alcuni, quando viene uno predicatore, cominciano a presentarlo, e poi visitarlo in persona. E lui lo dice poi: Quel gran maestro mi è venuto a visitare, e predicalo in pergamo; e dice: Voi avete uno buono signore. E dagli bene dello incenso e ben del fumo. | Esempio: | Menz. Sat. 115: Vedi che picchia il petto e dà l'incenso Con quella man che i tolleri stropiccia. | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 5, 426: Debbonsi a Frine, a Callinice, a Flora Sì fatti incensi, o all'infinito stormo Delle sciocche e volubili civette. | Esempio: | Giust. Vers. 30: In vil ricambio Di fango o incenso, Vi gioca a scapito Fama e buon senso. | Esempio: | Guadagn. Poes. 1, 68: In materia di lode, e più d'incenso, Non se ne dà giammai tanto che basti. |
Definiz: | § IV. Dare l'incenso a' morti, dicesi proverbialm., per Far cosa che non approda a nulla. – | Esempio: | Bern. Orl. 66, 47: Ma che bisogna dar più incenso a' morti? Chi ha più forza, questa insegna porti. | Esempio: | Cecch. Servig. 5, 10: Che Volevi tu, ch'i' facessi? F. Oh si! ora Il dirlo è proprio un dar lo incenso a' morti. |
Definiz: | § V. Fare olocausto, o sacrificio, e incenso a Dio, trovasi detto per Offrire tutto sè stesso a Dio. – |
Esempio: | Mazz. Lett. 1, 8: Noi siamo nel tempo, che i santi uomini il chiamano la decima dell'anno, che si de' dare al Signore; nel quale i veri cristiani, per digiuni, orazioni e limosine, debbono fare incenso e sacrificio a Dio in ispirito, ec. |
Esempio: | E Mazz. Lett. 1, 17: È conveniente al tempo che corre, ordinato per decima dell'anno a fare olocausto e incenso a Dio. |
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