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INCENSO.
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INCENSO.
Definiz: Sost. masc. Sorta di gomma di grato odore, che stilla da un albero d'Arabia dello stesso nome, e che usasi frequentemente nelle cerimonie religiose come profumo, e talora entra anche nella composizione di certe medicine.
Dal lat. incensum. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 186: Togli gruogo dramme tre,... d'incenso maschio stacciato dramme tre.
Esempio: Dant. Purg. 10: Similemente al fumo degl'incensi, Che v'era immaginato, e gli occhi e il naso Ed al sì ed al no discordi fensi.
Esempio: S. Gir. Grad. 64: Tre Re vennono a offerere al nostro Signore oro e mirra e 'ncenso.
Esempio: Vill. G. 16: Perochè vi furo i primi sacrificatori alli dii con fumo d'incenso detto tuscio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 39: Vien per l'Arabia ch'è detta Felice, Ricca di mirra e d'odorato incenso.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 104: Anticamente si soleva ricorre l'incenso una volta l'anno, intaccando gli alberi ne i giorni solamente canicolari per essere a quel tempo molto pregna la corteccia d'umore, e ne ricoglievano poscia lo incenso nel seguente autunno.
Esempio: Ricett. fior. 44: L'incenso è una gomma.... di un arbore che nasce in Arabia.
Esempio: Magal. Lett. scient. 194: Guardate i libri delle vostre dogane, vedete quello che viene a entrata degl'incensi che spedite.
Esempio: Sangall. Esp. Zanz. 19: E se ad alcuno non piacesse la salvia, vi è chi in suo cambio pone la polvere dell'incenso.
Esempio: Salvin. Podagr. Luc. 1, 17: Psilio, incenso, radica d'elleboro ec.
Esempio: Giust. Vers. 43: Brillava a festa la casa d'Iddio Tra il fumo degl'incensi e i lampadari.
Definiz: § I. E per L'albero da cui stilla, detto anche Albero dell'incenso. –
Esempio: Dant. Inf. 24: Erba nè biada in sua vita non pasce, Ma sol d'incenso lagrime e d'amomo, E nardo e mirra son l'ultime fasce.
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 34 t.: La corteccia dell'incenso è tenuta migliore quando ella è grossa, grassa, odorifera, fresca, morvida, in nessun luogo ruvida e senza buccie.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 98: Nascono gli alberi dell'incenso e della mirra parte in su l'monte e parte da basso.
Esempio: E Mattiol. Disc. 1, 104: Quantunque solamente nasca lo incenso in Arabia, è però da sapere che ec.
Esempio: E Mattiol. Disc. appr.: Niuno de i latini autori ne scrive come fusse fatto l'albero dello incenso.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 20: Ove nascon gl'incensi e gli altri odori, Ove rinasce l'immortal Fenice, ec.
Esempio: Ricett. fior. 44: Della scorza dell'incenso si elegge quella che è grassa, fresca, odorata, liscia, grossa e non cartilaginosa.
Definiz: § II. E per Incensamento, Fumo d'incenso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 64: Un'altra, poi che le terrene some Lasciate avrà, fia ne l'ausonio clima Collocata nel numer de le dive, Ed avrà incensi e imagini votive.
Definiz: § III. Figuratam., e in linguaggio familiare, dicesi per Lode adulatoria, Adulazione; onde Dar l'incenso o Dar dell'incenso a uno, vale Adularlo. –
Esempio: Savonar. Pred. 2: Alcuni, quando viene uno predicatore, cominciano a presentarlo, e poi visitarlo in persona. E lui lo dice poi: Quel gran maestro mi è venuto a visitare, e predicalo in pergamo; e dice: Voi avete uno buono signore. E dagli bene dello incenso e ben del fumo.
Esempio: Menz. Sat. 115: Vedi che picchia il petto e dà l'incenso Con quella man che i tolleri stropiccia.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 426: Debbonsi a Frine, a Callinice, a Flora Sì fatti incensi, o all'infinito stormo Delle sciocche e volubili civette.
Esempio: Giust. Vers. 30: In vil ricambio Di fango o incenso, Vi gioca a scapito Fama e buon senso.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 68: In materia di lode, e più d'incenso, Non se ne dà giammai tanto che basti.
Definiz: § IV. Dare l'incenso a' morti, dicesi proverbialm., per Far cosa che non approda a nulla. –
Esempio: Bern. Orl. 66, 47: Ma che bisogna dar più incenso a' morti? Chi ha più forza, questa insegna porti.
Esempio: Cecch. Servig. 5, 10: Che Volevi tu, ch'i' facessi? F. Oh si! ora Il dirlo è proprio un dar lo incenso a' morti.
Definiz: § V. Fare olocausto, o sacrificio, e incenso a Dio, trovasi detto per Offrire tutto sè stesso a Dio. –
Esempio: Mazz. Lett. 1, 8: Noi siamo nel tempo, che i santi uomini il chiamano la decima dell'anno, che si de' dare al Signore; nel quale i veri cristiani, per digiuni, orazioni e limosine, debbono fare incenso e sacrificio a Dio in ispirito, ec.
Esempio: E Mazz. Lett. 1, 17: È conveniente al tempo che corre, ordinato per decima dell'anno a fare olocausto e incenso a Dio.