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Dizion. 5° Ed. .
NIDIACE.
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NIDIACE. Definiz: | Add. Di nido; e dicesi dei volatili presi piccolini nel nido, e allevati a mano. Usato anche in forza di Sost. – | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 505: Quello (sparviere), ch'è tratto del nidio, è migliore...; e questo si chiama nidiace. | Esempio: | E Cresc. Agric. volg. appr.: Nudrisconsi i nidiaci e raminghi di buoni uccelli e di buone carni più volte il dì, a poco per volta, acciocchè più ami il suo signore. | Esempio: | Comm. Anon. Dant. 1, 111: Li sparvieri sono di tre maniere, cioè nidiaci, raminghi e grifagni. Nidiaci sono quelli che si traggono del nido e concionsi. | Esempio: | Olin. Uccell. 8: I fanelli della Marca e dell'Aquila stimati, perchè in que' luoghi e paesi riescono perfettissimi, non s'ingabbiano se non nidiaci. | Esempio: | Panant. Civett. 10: Sia (la civetta) piuttosto presiccia che nidiace, Ma dalle cove di quest'anno uscita. |
Definiz: | § I. In locuz. figur. – | Esempio: | Grazz. Rim. 1, 78: Questo è stato un passerotto, Di quei nidiaci presi alla ventura, Nel voler armeggiar colla natura. |
Definiz: | § II. E per estensione, detto di alcuni piccoli animali domestici. – | Esempio: | Monigl. Poes. dramm. 3, 495: Oh che gusto! Tengo Amor preso e legato, Per un filo imprigionato; Ed il tenero bambino, Qual nidiace cagnolino, M'obbedisce giusto giusto. |
Definiz: | § III. Figuratam., per Privo di malizia, Sempliciotto. – | Esempio: | Franc. Son. 46: Maumettuzzo. pazzarel nidiace, Te ne darò beri io infino a' denti, Sicchè non correre a ferir chi jace. | Esempio: | Bellin. Bucch. 94: E del terzo di lor, ch'è 'l più nidiace, Cara troppo è la vita, e troppo bella, Chè, lontan da i romori e in santa pace Gode se stesso in solitaria cella. |
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