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1) Dizion. 5° Ed. .
OCCHIOLINO.
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OCCHIOLINO.
Definiz: Sost. masc. Diminut. e Vezzeggiat. di Occhio. Occhio piccolo, e propriamente parlandosi di bambini. ‒
Esempio: Bard. P. Avinav. 15, 58: Ninna ninna, egli ha chiusi gli occhiolini: Con che quïete dorme il mio omaccetto! (parla d'un pigmeo).
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 433: Gio. Batista Fagiuoli, nel faceto Capitolo in lode de' fagiuoli, così dice:... Osservate i fagiuoli, e troverete Che son tanti bellissimi occhiolini.
Esempio: Fag. Rim. 3, 171: Degli occhi gli formò (la natura, i fagiuoli) sulla figura. E che sia 'l ver: pigliaten'un sgusciato, E osservatelo ben per cortesia, Non è un occhiolin giusto maniato?
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 498: Di maliziette ha pieno l'occhiolino: Innamorato sembra fin da ora. Balia, tosto le poppe; balia, tosto.
Definiz: § I. E semplicemente per Occhio, con espressione vivace, graziosa, lusinghiera, maliziosa, e simili. ‒
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 171: Margutte un occhiolin chiuse, ed ascolta, E disse: a questa volta lo vedrai.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 19, 73: Dice Morgante: Margutte, che guati? Io veggo che tu affisi l'occhiolino; Aresti tu appostata la cena?
Esempio: E Pulc. L. Morg. 22, 54: Gan traditor vi pose l'occhiolino, Ed ebbe il tradimento già pensato.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 25, 19: E cavalcando, Avea sempre alla bocca o l'esca o l'amo; E 'l traditor gli ride l'occhiolino.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 219: E quel ribaldo chiude un occhiolino, E diceva: messer, piacevi il mosto?
Esempio: Firenz. Pros. 2, 56: Tu m'hai, con cotesti tuoi occhiolini sfavillanti,... fattomiti in modo suggetto e obbligato, ch'io ti sono schiavo, e volentieri.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 7: E partendo, gli ride l'occhiolino.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 492: Non colla coda degli occhiolini, Non con attucci, con risolini Si vagheggia ec.
Definiz: § II. Trovasi per La macchia propria de' fagiuoli dall'occhio. ‒
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 433: Svisati, non è vero, que' fagiuoli? Svisati, levato loro quel nero, che ha foggia di viso, ed è duro ne' fagiuoli nostrali. Altri lo chiamano l'occhiolino.
Definiz: § III. Fare l'occhiolino, si dice per Ammiccare altrui maliziosamente, facendo atto di chiudere un occhio. ‒
Esempio: Varch. Ercol. 112: Solemo ancora, quando volemo essere intesi con cenni senza parlare, chiudere un occhio, il che si chiama far d'occhio, ovvero fare l'occhiolino, che i Latini dicevano nictare, cioè accennare cogli occhi.
Esempio: Buomm. Cical. 27: Io vi veggo, voi mi fate occhiolino. Qui si tratta della virtù; bisogna badar per riputazione, chi non vuol parer ignorante.