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1) Dizion. 5° Ed. .
ESSENZA.
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ESSENZA.
Definiz: Sost. femm. Ciò per cui un ente reale o ideale è quello che è e si distingue da ogni altro; Ciò che costituisce l'essere delle cose, Costitutivo degli enti, Natura.
Dal lat. un po' basso essentia. ‒
Esempio: Dant. Parad. 5: Duo cose si convengono all'essenza Di questo sacrificio: l'una è quella Di che si fa; l'altra è la convenenza.
Esempio: Tratt. Color. Rett. 14: E però diroe brievemente loro essenza (delle Virtù cardinali), per tosto cominciare il nostro piccolo Trattato di Colori.
Esempio: Segn. Agn. Lez. 58: Il fine all'operazione è essenziale, prendendo lei non solamente da lui qualità, ma l'essenza come da causa, senza la quale non sarebbe l'operazione.
Esempio: Serdon. Gal. Marz. 281: L'essere e l'essenza sono fra di loro differenti, come il prima e 'l poi; perciocchè l'essenza è perchè participa dell'essere, come che l'essere non dipenda da cosa veruna.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 437: Voi sapete benissimo quanto la cognizione degli accidenti conferisca alla investigazione della sustanza ed essenza delle cose.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 3, 383: Ma quando ci si mostrasse [il sole] in parte impuro e macchiato, perchè non doveremo noi chiamarlo e macolato e non puro? I nomi e gli attributi si deono accomodare all'essenza delle cose, e non l'essenza ai nomi, perchè prima furon le cose e poi i nomi.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 192: Definizione vuol dire uno spiegamento dell'essenza con termini più distinti e più chiari che non è il nome della cosa definita.
Esempio: Pap. Cons. med. 2, 147: Tanto basti aver detto circa alla essenza ed alle interne cagioni del male.
Definiz: § I. E detto in particolare di Dio. ‒
Esempio: Razz. Econ. crist. 64: L'uomo.... crede fermissimamente tutto quello che dee credere; ciò è Dio ottimo e grandissimo essere uno in tre persone e in una stessa essenza.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 6: Dio solo.... comprende perfettamente la perfezione della sua essenza sovrana.
Definiz: § II. E per L'essere comune a tutte le cose del medesimo genere o della medesima specie, Principio o Natura comune. ‒
Esempio: Dant. Conv. 129: L'epiciclo.... è uno cielo per sè, ovvero spera; e non ha una essenza con quello che 'l porta, avvegnachè più sia connaturale ad esso che agli altri.
Esempio: E Dant. Conv. 330: Avvegnachè 'l filosofo non ponga il processo da uno primo uomo, pur vuole una sola essenza essere in tutti gli uomini, la quale diversi principj avere non può.
Definiz: § III. E per L'intima natura degli enti, non conoscibile per sè, ma per le proprietà e qualità di essi enti. ‒
Esempio: Giobert. Introd. 2, 189: Siccome il concetto di Ente è la radice e il principio delle altre nozioni ideali, così l'impenetrabilità dell'Ente è la radice e il principio delle altre oscurezze; ond'è, che per esprimere l'elemento inescogitabile, ci serviamo del nome di essenza.
Esempio: E Giobert. Introd. 2, 219: Le esistenze.... riguardo all'Ente sono intelligibili, perchè intese; giacchè i possibili eterni, che si esemplano in esse dall'Intelligenza creatrice, e le rendono atte a essere conosciute, sono l'essenza dell'lntelligibile, che è tale, perchè intelligente.
Esempio: E Giobert. Introd. 2, 344: Egli (il Leibnitz) deride piacevolmente la sentenza dei Cartesiani sulla mutabilità delle essenze.
Definiz: § IV. E per Quel principio dal quale vengono, o al quale appartengono, le proprietà delle cose; Sostanza. ‒
Esempio: Varch. Lez. Accad. 142: Prima che io entri nella seconda parte, e vi racconti le molte e varie oppenioni de gli antichi intorno alla quidità ed essenza, overo natura o sostanza dell'anima, ec.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 8, 15, 673: Afferma il Timeo l'anima essere un'armonia,... e chiamala una specie d'essenza terza infra le cose individue e eterne, e le temporali e dividue.
Esempio: Marchett. Lucrez. 199: Doppo la morte, Quando del corpo e della mente insieme Dissipata l'essenza, il tutto omai Avrà ne' semi suoi fatto ritorno.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 81: Dice chiaramente [S. Agostino].... la natura essere la quiddità, e l'essenza di ciascuna cosa.
Definiz: § V. E figuratam., per L'intimo, L'intrinseco, di checchessia. ‒
Esempio: Capp. Econ. 402: Toccò nell'essenza loro più astrusi argomenti, questioni eterne, la proprietà, la ricchezza.
Definiz: § VI. E per Realtà; nel qual senso non è oggi comune. ‒
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 144: Afferma [Bartolo] Fiorenza nostra avere nel suo territorio ritenuto la medesima balìa, podestà e ragione, che l'Imperadore nel suo Imperio: nel che ha per compagni altri famosi e gravi dottori, e quello che molto pur importa, la verità ed essenza del fatto.
Definiz: § VII. E per Essere, Ente. Onde le locuzioni Essenza divina, a significare Dio, ed Essenza umana, a significare Creatura umana, Uomo; ma quest'ultima è di raro uso. ‒
Esempio: Dant. Parad. 2: Lo ciel seguente, c'ha tante vedute, Quell'esser parte per diverse essenze Da lui distinte, e da lui contenute.
Esempio: E Dant. Conv. 209: Quando dico: Ogni 'ntelletto di lassù la mira, non voglio altro dire, se non ch'ella è così fatta, come l'esempio intenzionale, che della umana essenza è nella divina Mente.
Esempio: Viv. Lett. Oriuol. 354: Trapassando egli.... a misurar, godendo nell'Essenza divina, i momenti incomprensibili dell'Eternità.
Definiz: § VIII. Quindi Essenza trovasi poeticam. per Persona. ‒
Esempio: Frescobald. M. Rim. 84: Sì mi consuma, donna, quand'i' sento La scura dipartenza Che de' far vostra essenza, C'ogni altro mio dolor m'è dolce vita.
Definiz: § IX. Si usò per Lo essere proprio di alcuno, Stato, Condizione, Qualità. ‒
Esempio: Rim. Ant. F. Lott. Dat. 1, 394: Nè poi puot'uom trovare Guerenza in quello, dal quale divia Colti e grave via Poter sanare u' tutta è violenza, E non queta l'uom mai sua essenza.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 78: Se [l'omo] gente altra corregge, Veduta la sperienza, Considera l'essenza, E poi, come conviene, è fero e molle.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 43: Se figliuola èe Di mercatante, o uomo comune, O di comune essenza.
Definiz: § X. Essenza chiamasi Quella sorta di liquore, o Sostanza oleosa, volatile, che o per distillazione, o per altri modi, si trae da checchessia, e più specialmente da fiori, foglie, frutti, semi, piante, e che serve a varj usi. ‒
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 231: Tutti i liquori artifiziati, come i giulebbi, l'essenze, gli spiriti, e gli olj, che s'estraggono per distillamento.
Esempio: E Magal. Sagg. nat. esp. appr.: Purchè non vi siano mescolate dell'essenze e degli olj.
Esempio: E Lett. scient. 107: Non perchè noi altri abbiamo proscritto le rose e disautorato l'essenze, le rose e l'essenze lasciano d'essere di grandi odori.
Esempio: Parin. Poes. 18: L'un di soavi essenze intrisa spugna, Onde tergere i denti, e l'altro appresta Ad imbianchir le guance util licore.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 124: La scuola sarà fornita di essenze e di medicine, che si dispenseranno gratis.
Definiz: § XI. Quinta essenza. –
V. Quintessenza.
Definiz: § XII. In essenza, usato avverbialmente, vale Per natura, Per sè medesimo; ed altresì In realtà, In sostanza; ma non è oggi comune. ‒
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 1, 45: In essenza non può il sozzo diventar bello; ma se l'imitazione con la rassomiglianza arriva al bello, o al sozzo, sempre sarà lodata.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 166: Il discorso veramente è in apparenza assai probabile, ma in essenza turbato un poco da qualche intoppo malagevole a superarsi.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 1, 192: Quei tratti [di penna] tirati per tanti versi.... non sono in essenza e realissimamente altro che pezzuoli di una linea sola.