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CORNO
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CORNO.
Definiz: Quell'Osso duro, e acuto, che hanno alcuni animali quadrupedi in testa. Lat. cornu. Gr. κέρας.
Esempio: Bocc. nov. 65. 19. Egli mi giova molto, quando un savio uomo è da una donna semplice menato, come si mena un montone per le corna in becchería.
Esempio: Tes. Br. 5. 44. Un altro bue salvatico nasce in Alamagna, che ha sì grandi corna, che son buone per sonare, e per portar vino.
Esempio: Dant. Inf.19. Quella, che colle sette teste nacque, E dalle dieci corna ebbe argomento.
Esempio: E Dan. Inf. 31. Anima sciocca, Tienti col corno, e con quel ti disfoga.
Definiz: §. I. E per metaf. vale Alterigia, Arroganza, Insolenza, Orgoglio.
Esempio: M. V. 2. 33. Spaventevole a tutte le città di Toscana, chinate le corna dell'ambiziosa superbia tornò pieno di vergogna, e di vituperio.
Definiz: §. II. Per Istrumento di fiato, fatto a simiglianza di corno, o talora anche fatto dello stesso corno. Lat. cornu.
Esempio: Dant. Inf. 31. Ma io senti' sonare un alto corno Tanto, ch'avrebbe ogni tuon fatto fioco.
Esempio: Ninf. Fies. 20. E una Ninfa sanza far soggiorno, Si levò ritta giovinetta, e snella, E a sonare cominciava un corno.
Esempio: Tav. Rit. Udirono sonare un corno per due fiate.
Definiz: §. III. Per similit.
Esempio: Libr. Son. 71. Poi vi suonano il corno certe fogne, Dove i tintori imbottan lor vinaccia.
Definiz: §. IV. Per Sorta di vaso da bere, di materia, o di forma forse simile al corno.
Esempio: Nov. ant. 22. 1. Se tu hai corno, del vino ti do io volentieri.
Definiz: §. V. Corna, diciamo anche Quelle delle chiocciole, e delle lumache.
Esempio: Dant. Inf. 25. E gli orecchi ritira per la testa, Come face le corna la lumaccia.
Esempio: Burch. 1. 52. Limatura di corna di lumaca.
Definiz: §. VI. Corno, quel Bernoccolo, che i fanciulli in cadendo si fanno nel capo.
Definiz: §. VII. Corno, per Ciuffo, o Riccio, che si fanno in testa le donne per adornamento.
Esempio: Tratt. Fortezz. Quelle, che fanno sì grandi corni, o de' lor capelli, o degli altrui, ch'elle sembrano troppo bene folli femmine.
Definiz: §. VIII. Per Ciascuna delle due cavità, in che si dirama l'utero di alcuni animali.
Esempio: Volg. Ras. La matrice ec. ha ancora due additamenti, cioè due aggiugnimenti, i quali sono chiamati sue corna.
Esempio: Red. Oss. an. 195. Ne erano piene altresì ec. molte, e molte altre pur grosse glandule adiacenti tra un corno, e l'altro dell'utero.
Definiz: §. IX. Per un Guidalesco particolare de' cavalli.
Esempio: Cr. 9. 27. 1. Sopra 'l dosso del cavallo si fa una lesione, che alcuna volta rompe alcuna parte del cuoio del dosso, e alcuna volta cava infino all'ossa, la quale avviene per troppo gravamento della sella, o d'altro peso; la qual lesione, dalle più persone è appellata corno.
Definiz: §. X. Pur per similit. chiamansi Corna le due Punte della luna nuova. Lat. cornua.
Esempio: Gal. dial. Sist. 63. Stimo, che quel lume, che si vede nel resto della faccia della luna, oltre alle corna splendidissime ec. sia proprio, e naturale della luna.
Definiz: §. XI. Corna, per le Braccia, o Rami de' fiumi, o delle strade. Lat. cornua, Virg.
Esempio: Petr. son. 147. Re degli altri superbo altero fiume ec.Tu te ne vai col mio mortal sul corno.
Esempio: Serd. stor. 4. 136. Giace il regno di Cambaia, dove l'Indo con due corna si scarica nel mare.
Esempio: Ar. Fur. 26. 66. E giunge ove la strada fa due corna.
Definiz: §. XII. Corno di città, d'esercito, e simili, vale Lato, Parte, Estremità.
Esempio: G. V. 1. 46. 1. Rimasero in quel luogo, ove è oggi l'uno corno della città di Perugia.
Esempio: E G. V. appresso: Si posero incontro a loro in sull'altro corno, per guerreggiarli.
Esempio: E G. V. 8. 55. 16. I capi de' corni della schiera ec. essendo a piè passaro il fosso, e rinchiusono i Franceschi.
Esempio: Dant. Par. 14. Di corno in corno, e tra la cima, e 'l basso, Si moven lumi scintillando forte.
Definiz: §. XIII. Per similit. Corno d'altare, di croce, ec. vale Braccio, o Estremità di quello.
Esempio: Dant. Par. 18. Però mira ne' corni della croce.
Esempio: Stor. Eur. 6. 127. E posate l'armi sopra l'altare, s'appoggiò al corno di quello.
Definiz: §. XIV. Corna, si dice anche per dinotare il Disonore del marito, cui la moglie abbia rotta la fede.
Esempio: Tac. Dav. ann. 11. 140. Quante spoglie ebber mai i Neroni, e i Drusi, essersi date in pagamento delle sue corna.
Definiz: §. XV. Onde Far le corna, Por le corna, e simili, che si dice del Rompere la fede al marito, Giacersi con altrui. Lat. adulterari, moechari. Gr. κέρατα ποιεῖν, Artemid.
Esempio: Bocc. nov. 65. 22. Ch'io giuro a Dio, se voglia me ne venisse, di porti le corna, se tu avessi cento occhi.
Esempio: Cecch. Inc. 5. 8. Io dubito, che ancor tu, Trinca, non abbi tenuto mano con costoro a farmi le corna.
Definiz: §. XVI. Per metaf. dicesi di Qualsivoglia altro disonore. Lat. dedecus, ignominia. Gr. ἀτιμία .
Esempio: Bern. Orl. 1. 25. 66. Quel, che farà per levarsi le corna, Intenderete nel canto seguente.
Esempio: E Ber. Orl. 2. 10. 34. Tutto dell'arme sue s'arma, ed adorna; Dodone appunto della mazza pare, La qual gli tolse per fargli più corna.
Definiz: §. XVII. In proverb. Aver le corna in seno, e mettersele in capo, che dicesi quando uno manifesta i suoi disonori occulti.
Definiz: §. XVIII. Corno in gergo per lo Membro virile.
Esempio: Bocc. nov. 17. 17. Non avendo mai davanti saputo, con che corno gli uomini cozzano.
Definiz: §. XIX. Rompere le corna ad alcuno, o Fiaccar le corna ad alcuno, o Dar sulle corna ad alcuno, vale Rompere il capo, Dar sul capo.
Esempio: Petr. son. 23. Prese ha già l'arme Per fiaccar le corna A Babilonia.
Esempio: Ar. Fur. 33. 43. Vedete il Re Francesco innanzi a tutti, Che così rompe a' Svizzeri le corna, Che poco resta a non gli aver distrutti.
Definiz: §. XX. E per metaf. vale Cavargli di testa la superbia.
Definiz: §. XXI. Recarsi uno sulle corna, o Avere uno sulle corna, vale Recarselo, o Averlo in odio, in urto, in dispetto ec. Lat. odio prosequi.
Esempio: Ciriff. Calv. 4. 109. Che in gran dispetto Se lo avevan recato in sulle corna.
Esempio: Morg. 12. 14. E tu te l'hai recato in sulle corna, Tu, e Rinaldo, perch'egli è fedele.
Esempio: Bern. Orl. 1. 20. 53. Non era al mondo coppia di persone, Che sulle corna avesse più Rinaldo.
Definiz: §. XXII. Non istimare un corno, o Non valere un corno, modo di vilipendere checchessia, che significa Non istimare, o Non valere nulla.