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Dizion. 5° Ed. .
ORIUNDO.
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ORIUNDO. Definiz: | Add. Che trae origine, Che discende, da quella data famiglia o stipite, significati dal compimento; e altresì Che è originario di un luogo, pure determinato dal compimento. |
Dal lat. oriundus. – Esempio: | Viv. Vit. Galil. var. 600: Ebbe della Sig. Giulia Ammannati di Pescia sua consorte, oriunda dall'antica e illustre famiglia degli Ammannati di Pistoia, più figliuoli. | Esempio: | Magal. Lett. ined. 1, 335: Avendo desiderato di ridursi in Toscana, di dove è oriundo, l'avevano destinato a leggere Casi in Pistoia. | Esempio: | Salvin. Annot. Murat. 3, 299: Quinto Cecilio..., il quale, oriundo d'Epiro, non ostante insegnava in latino. | Esempio: | E Salvin. Pros. tosc. 1, 118: Onde è oriundo quel Merlino Coccaio, che ha fatta la Maccheroneide. | Esempio: | Lam. Dial. 47: La sua madre Chiara Stella, è di casa Baldacci, oriunda di Palaia, e in oggi una delle principali di Santacroce. | Esempio: | Capp. Scritt. 1, 137: I Goti oriundi (a quel che sembra) di regioni più meridionali, furono ancho i più civili. |
Definiz: | § Per similit. e scherzevolmente, detto di animale. – |
Esempio: | Fag. Rim. 4, 131: È a me toccato un certo cavallone, Ch'i' l'ho per oriundo dal Troiano. |
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