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Dizion. 5° Ed. .
MANCIPIO
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MANCIPIO. Definiz: | Sost. masc. Chi è soggetto all'altrui dominio, Chi è divenuto proprietà d'altrui, Schiavo, Servo. |
Dal lat. mancipium. – Esempio: | Cic. Opusc. 271: Certo non dicono essere servi come li mancipj, li quali sono delli signori. | Esempio: | Tass. Lett. 2, 291: Però, stando Aristotele su la metafora del mancipio, il quale è servo preso con mano, si può tradurre più convenevolmente tirare che strascinare. | Esempio: | Mont. Iliad. 9, 490: Digli che abborro Suoi doni, e spregio come vil mancipio Il donator. |
Definiz: | § I. Per similit. – | Esempio: | Pallav. Vit. Aless. 1, 216: Onde alcuni risposero al principe, che se Innocenzo suo zio gli avea lasciati liberi, grazia singolare, e che raddoppiava di valore quella del cardinalato, essi gli avrebbono fatto gran torto a divenire volontariamente mancipj. |
Definiz: | § II. E figuratam. – | Esempio: | Petr. Rim. 2, 202: Da man destra, ove prima gli occhi porsi, La bella donna avea Cesare e Scipio; Ma qual più presso, a gran pena m'accorsi; L'un di virtute, e non d'amor, mancipio; L'altro d'entrambi. |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 7, 59: Chi potea, ohimè! di te mai creder questo Che ti facessi d'Alcina mancipio? | Esempio: | Bemb. Asol. 30: Quell'altro di donna mutabile fatto mancipio oggi si vede contento, domani si chiama infelice. | Esempio: | Varch. Boez. 83: Tutti i diletti umani Han per natura tormentar coloro Che, preda fatti e vil mancipj loro, Son divenuti insani. | Esempio: | Pallav. Perfez. crist. 502: Io ristringo il ragionamento a' que' soli danni che ho proposti nel titolo. Il primo de' quali basterebbe a distorne anche i mancipj della sensualità ec. | Esempio: | Giobert. Primat. 311: Quando l'errore dell'emanazione trasformato in politeismo e in panteismo ebbe recati i suoi frutti, gli uomini, divenuti mancipj e adoratori della natura, perdettero la coscienza del loro valore e destino. | Esempio: | E Giobert. Ges. mod. 3, 55: E chi vuole governare il mondo per proprio utile, è il primo de' suoi mancipj. |
Definiz: | § III. E per Seguace servilmente dell'autorità di alcuno, Servile ad essa. – | Esempio: | Galil. Op. VII, 348: Essi, come reverentissimi ed umilissimi mancipj d'Aristotile, negherebbero tutte l'esperienze e tutte l'osservazioni del mondo. | Esempio: | Buonarr. Fier. 4, 2, 7: Ma che vaneggio? O dove m'incatena, Calcante l'orme altrui, mancipio plettro? (qui figuratam.). |
Definiz: | § IV. Trovasi usato nello stile epistolare, per Servitore, Devoto. – | Esempio: | Bemb. Lett. 4, 12: Ogni indugio che io a questa opera intrametto, m'è sopra modo noioso, istimando pure che V. S. mi tenga per assai freddo e debole suo mancipio, ec. | Esempio: | E Bemb. Lett. 4, 13: Vostra Signoria si degnerà non si scordare ch'io sono pure suo mancipio. |
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