Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MANCIPIO
Apri Voce completa

pag.767


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
MANCIPIO.
Definiz: Sost. masc. Chi è soggetto all'altrui dominio, Chi è divenuto proprietà d'altrui, Schiavo, Servo.
Dal lat. mancipium. –
Esempio: Cic. Opusc. 271: Certo non dicono essere servi come li mancipj, li quali sono delli signori.
Esempio: Tass. Lett. 2, 291: Però, stando Aristotele su la metafora del mancipio, il quale è servo preso con mano, si può tradurre più convenevolmente tirare che strascinare.
Esempio: Mont. Iliad. 9, 490: Digli che abborro Suoi doni, e spregio come vil mancipio Il donator.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 216: Onde alcuni risposero al principe, che se Innocenzo suo zio gli avea lasciati liberi, grazia singolare, e che raddoppiava di valore quella del cardinalato, essi gli avrebbono fatto gran torto a divenire volontariamente mancipj.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 202: Da man destra, ove prima gli occhi porsi, La bella donna avea Cesare e Scipio; Ma qual più presso, a gran pena m'accorsi; L'un di virtute, e non d'amor, mancipio; L'altro d'entrambi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 59: Chi potea, ohimè! di te mai creder questo Che ti facessi d'Alcina mancipio?
Esempio: Bemb. Asol. 30: Quell'altro di donna mutabile fatto mancipio oggi si vede contento, domani si chiama infelice.
Esempio: Varch. Boez. 83: Tutti i diletti umani Han per natura tormentar coloro Che, preda fatti e vil mancipj loro, Son divenuti insani.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 502: Io ristringo il ragionamento a' que' soli danni che ho proposti nel titolo. Il primo de' quali basterebbe a distorne anche i mancipj della sensualità ec.
Esempio: Mont. Poes. App. 41: Colei che l'universo ebbe mancipio Or salmeggia.
Esempio: Giobert. Primat. 311: Quando l'errore dell'emanazione trasformato in politeismo e in panteismo ebbe recati i suoi frutti, gli uomini, divenuti mancipj e adoratori della natura, perdettero la coscienza del loro valore e destino.
Esempio: E Giobert. Ges. mod. 3, 55: E chi vuole governare il mondo per proprio utile, è il primo de' suoi mancipj.
Definiz: § III. E per Seguace servilmente dell'autorità di alcuno, Servile ad essa. –
Esempio: Galil. Op. VII, 348: Essi, come reverentissimi ed umilissimi mancipj d'Aristotile, negherebbero tutte l'esperienze e tutte l'osservazioni del mondo.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 2, 7: Ma che vaneggio? O dove m'incatena, Calcante l'orme altrui, mancipio plettro? (qui figuratam.).
Definiz: § IV. Trovasi usato nello stile epistolare, per Servitore, Devoto. –
Esempio: Bemb. Lett. 4, 12: Ogni indugio che io a questa opera intrametto, m'è sopra modo noioso, istimando pure che V. S. mi tenga per assai freddo e debole suo mancipio, ec.
Esempio: E Bemb. Lett. 4, 13: Vostra Signoria si degnerà non si scordare ch'io sono pure suo mancipio.