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Dizion. 5° Ed. .
NOMEA, con l'accento sull'e.
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NOMEA, con l'accento sull'e. Definiz: | Sost. femm. Fama, Riputazione, Rinomanza; ma oggi non si usa che in senso dispregiativo. |
Franc. ant. nomé e nomeie, Riputazione, Buon nome. – Esempio: | Cronichett. Mannell. 21: La sua nomea era andata per tutto il mondo, e che la sua persona
difenda Troia. | Esempio: | Tav. Rit. 1, 178: Amo messer Tristano per amore di sua gran bontade e buona nomea. |
Esempio: | Vill. M. 528: E per questo modo montò tanto sua nomea, che catuno si facea suo accomandate. | Esempio: | Morell. Cron. 255: Guarda d'imparentarti con buoni cittadini, i quai.... abbiano nomea di buoni parenti. |
Esempio: | Varch. Boez. 69: La gagliardìa e la grandezza della persona pare che n'apportino potenza; la bellezza e la velocità, grido e nomea. | Esempio: | Giust. Vers. 200: Infilando la giornea D'avvocato o di notaio, Che t'importa la nomea, Se t'accomodi il fornaio? | Esempio: | E Giust. Vers. 325: La nomea di poeta e letterato Ti reca, amico mio, di gran bei frutti. |
Definiz: | § Di nomea, a modo di aggiunto, vale Rinomato, Famoso. – |
Esempio: | Libr. Stor. div. 47, 27: Quattro reami furono nel mondo, li quali ogniuno fu dassai e di grande nomea. |
Esempio: | Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 471: I villani del contado di Pisa elessero di loro dieci uomini, più esperti e di maggior nomea, ai quali.... fu dato autorità e balìa a porre danari, e quelli riscuotere. |
Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 13, 184: Ora, per dire similmente alcuna cosa degli scultori accademici e dell'opere loro, nelle quali non intendo molto volere allargarmi, per essere essi vivi, e per lo più di chiarissima fama e nomea, dico che ec. | Esempio: | Dav. Scism. 397: Questi teologi da risa e da ciance non movevano a nuova fede i giudiciosi; onde convenne chiamar eretici di più nomea. |
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