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1) Dizion. 5° Ed. .
FURFANTERIA.
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FURFANTERIA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Furfante. L'esser furfante, Qualità di furfante; e altresì Malizia da furfante; anche figuratam. –
Esempio: Bern. Orl. 12, 34: Quivi sta la miseria e la vergogna,... In terra giace la furfanteria, Ch'ha sempre mai gli stinchi pien di rogna.
Esempio: Varch. Suoc. 4, 6: Per chiarirvi affatto dell'astutezza e furfanteria di questa mona Onesta da Campi.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 4: E' c'è chi vuol che 'n su la sua pazzia Sia più d'un nesto di furfanteria.
Esempio: E Buonarr. Fier. 1, 5 Intr. 3: Io 'ntesi allor la sua furfanteria.
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 226: Staremo insieme a vedere queste commedie, che fa l'asinità collegata con la furfanteria, ec.
Definiz: § I. E per Azione, Tratto, e simili, da furfante; Bricconata, Ribalderia. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 238: Acciò che o e'mi menasse Via la fanciulla, o e' facesse lor qualche Furfanteria.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 296: Vostra Signoria vegga la furfanteria del libraio, il quale oggi in tutti modi voglio bastonare.
Esempio: Segner. Paneg. 2, 570: Gl'impiegano in ogni mischia, gl'intromettono in ogni furfanteria.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 443: E pur m'avete spinto Con scherzi, e bizzarria, A tal furfanteria.
Definiz: § II. E figuratam. e in modo scherzevole, trovasi detto di cibo o bevanda, a denotare Pessima qualità di cibo o bevanda; Cibo o Bevanda scellerata; che oggi diremmo familiarm. Robaccia. –
Esempio: Ross. B. Cical. III. 2, 7: Considerate per me voi, se a mettersi quella furfanteria in corpo, qui si potrà far mai più cosa che buona sia.