Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MANTIGLIA
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Dizion. 5 ° Ed.
MANTIGLIA.
Definiz: Sost. femm. Specie di mantellina di seta, per lo più nera, per uso delle signore, piuttosto ampia e lunga, le cui falde passando sulla piegatura delle braccia scendevano allargate sul dinanzi fin verso le ginocchia.
Dallo spagn. mantilla, franc. mantille. –
Esempio: Fag. Comm. 5, 458: Dice che le vuol donare una gioia, un bel taglio di stoffa per far un abito, una bella mantiglia o che so io.
Esempio: E Fag. Comm. 6, 201: La signora Florinda Gramigni ebbe una mantiglia che valeva dieci doble.
Esempio: Panant. Civett. 24: Ragazzina, Fammi un servizio, ponti la mantiglia, E mettiti con bella manierina Mio marito a guardar che strada piglia.
Esempio: Giust. Vers. 180: Taddeo, che dici, mi vesto di nero? – Sì, vestiti di nero. – O la mantiglia L'abbia a prendere? – Prendila.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 113: Un bel tulle, una mantiglia,... Una sciarpa dritta o torta, Un cappel pagliato o nero, Danno un pregio passeggero.
Definiz: § Term. di Marina. Ciascuno di quei cavi addoppiati, che dal punto più alto dell'albero scendono divergenti per sostenere in equilibrio le punte estreme della verga sottoposta. E un tempo si disse Manto.