1)
Dizion. 5° Ed. .
MANTIGLIA
Apri Voce completa
pag.906
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
MANTIGLIA. Definiz: | Sost. femm. Specie di mantellina di seta, per lo più nera, per uso delle signore, piuttosto ampia e lunga, le cui falde passando sulla piegatura delle braccia scendevano allargate sul dinanzi fin verso le ginocchia. |
Dallo spagn. mantilla, franc. mantille. – Esempio: | Fag. Comm. 5, 458: Dice che le vuol donare una gioia, un bel taglio di stoffa per far un abito, una bella mantiglia o che so io. | Esempio: | E Fag. Comm. 6, 201: La signora Florinda Gramigni ebbe una mantiglia che valeva dieci doble. | Esempio: | Panant. Civett. 24: Ragazzina, Fammi un servizio, ponti la mantiglia, E mettiti con bella manierina Mio marito a guardar che strada piglia. | Esempio: | Giust. Vers. 180: Taddeo, che dici, mi vesto di nero? – Sì, vestiti di nero. – O la mantiglia L'abbia a prendere? – Prendila. | Esempio: | Guadagn. Poes. 2, 113: Un bel tulle, una mantiglia,... Una sciarpa dritta o torta, Un cappel pagliato o nero, Danno un pregio passeggero. |
Definiz: | § Term. di Marina. Ciascuno di quei cavi addoppiati, che dal punto più alto dell'albero scendono divergenti per sostenere in equilibrio le punte estreme della verga sottoposta. E un tempo si disse Manto. |
|