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Dizion. 5° Ed. .
ABBAZIA, ed anco ABAZIA, ma meno usato
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ABBAZIA, ed anco ABAZIA, ma meno usato. Definiz: | Sost. femm. La dignità abbaziale. |
Dal lat. basso abbatia. − Esempio: | Bottar. Dion. Ambiz. 43: Si legge d'un abate cisterciense, che di lui fu rivelato a una devota persona, che avesse conseguita l'abazia simoniacamente. |
Definiz: | § I. Per Commenda o Benefizio ecclesiastico. − |
Esempio: | Cas. Pros. 2, 64: Quanto all'abazia, mi pare ch'e' sia un negozio da farlo bene. |
Esempio: | E Cas. Pros. 2, 82: Ho ordinato che sia scritto a' Salviati, che tornando lor comodo, vi anticipino mille scudi sopra il fitto dell'abbazia. |
Esempio: | Serdon. Vit. Innoc. 19: Facendo i Romani istanza che le abazie e priorati ed altri beneficj ed ufficj, vacanti nelle città, non potessono conferirsi ad altri che a cittadini romani. |
Esempio: | Bott. Stor. Ital. 1, 353: Ordinava inoltre che si esponessero all'asta pubblica le abbazie ed altri benefizj di patronato regio. |
Definiz: | § II. Ed anco per il Luogo, il Monastero, ove abitano i Monaci. − |
Esempio: | Targ. Viagg. 11, 165: Fu già abbazia [San Bartolommeo di Linari] de' Monaci Benedettini, dove dimoravano dodici religiosi col loro abate. |
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