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Dizion. 5° Ed. .
ETEREO.
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ETEREO. Definiz: | Add. Di etere, Dell'etere, Appartenente all'etere. |
Dal lat. aethereus, e questo dal grec. αἰθέριος. –
Esempio: | Libr. Similit.: Come sono i corpi eterei in alto a gloria di Dio. | Esempio: | Leggend. quattr. M. 4: Lo primo [cielo] è materiale, e questi sono molti, cioè aereo, etereo, olimpo, igneo, sidereo, acqueo ed empireo. | Esempio: | Rucell. G. Ap. 681: L'eterea plaga, e quel dove si crea Il folgore, la pioggia e la tempesta. | Esempio: | Galil. Op. astronom. 4, 289: Stimiamo diffondersi per gl'immensi campi dell'universo una sottilissima sostanza eterea, per la quale i corpi solidi mondani vadano con lor proprj movimenti vagando. | Esempio: | Segner. Mann. ott. 19, 2: Quantunque Iddio.... sia sempre tutto in qualunque infima parte dell'universo, si dice non per tanto in più propio modo ch'egli è ne' cieli;... nel cielo etereo e nel cielo empireo, perchè ivi esercita tutte le sue operazioni più segnalate, nell'etereo qual monarca dell'ordine naturale, e nell'empireo qual monarca dell'ordine soprannaturale. | Esempio: | Manfred. Inst. astron. 90: Questa apparenza spiegasi facilmente col supporre, che quel campo ordinariamente di color ceruleo, che termina la nostra vista, e a cui diamo nome di cielo, non sia veramente la sostanza eterea o celeste, e molto meno quella del firmamento, ma una superficie d'aria, ec. | Esempio: | Riccat. V. Dial. Forz. 338: I Cartesiani finalmente espongono il modo con cui debba agire la materia eterea per precipitar i corpi verso la terra. |
Definiz: | § I. E figuratam. per Celeste, Del cielo. – |
Esempio: | Car. Eneid. 7, 857: Non consente il Padre eterno Ch'in questa eterea luce e sopra terra Così licenzïosa te ne vada. | Esempio: | Tass. Rinald. 10, 47: La barca allor con periglioso salto Portata è in su presso l'eteree faci. | Esempio: | Fosc. Poes. C. 30: Vide Sotto l'etereo padiglion rotarsi Più mondi, e il Sole irradïarli immoto. | Esempio: | Mont. Poes. 1, 249: Che d'un solo color tutta dipinge L'eterea volta. | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 27: L'alma del gran cantor fervida ed alta, Libera errando per gli eterei campi, Sdegna l'abisso scandagliar. |
Definiz: | § II. E per Del cielo, in quanto è il luogo della sede dei celesti; ed altresì Dei celesti stessi. – |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 46, 85: Vedeasi Giove e Mercurio facondo, Venere e Marte che l'aveano sparto (un infante) A man piene, e spargean d'eterei fiori, Di dolce ambrosia, e di celesti odori. | Esempio: | Chiabr. Rim. 1, 154: Giungere al colmo de' tuoi pregi alteri Potria col pregio dell'eterea lira. | Esempio: | Fiacch. Fav. 2, 29: Ma dopo alquanti giorni Agli eterei soggiorni Tornò la Verità dicendo a Giove, ec. | Esempio: | E Fiacch. Fav. appr.: Giove mosso a pietà, A lui mandò la più pregiabil Dea Dell'eterea assemblea. | Esempio: | Pindem. Poes. 162: E mira Schiuse all'avido piè l'eteree porte. | Esempio: | Manz. Poes. 819: Dalle magioni eteree Sgorga una fonte. |
Definiz: | § III. E per Divino, Celeste. – | Esempio: | Fosc. Poes. C. 69: Cantando, o Grazie, degli eterei pregi, Di che il cielo v'adorna, e della gioia Che, ec. |
Definiz: | § IV. Etereo. Term. della Chimica. Che ha le proprietà dell'etere: detto più spesso di Sostanza. |
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