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1) Dizion. 5° Ed. .
FOLGOREGGIARE.
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FOLGOREGGIARE.
Definiz: Neutr. Cader folgori o fulmini, Folgorare: usato impersonalmente.
Definiz: § I. Figuratam. e poeticam. per Menar colpi, Percuotere, terribilmente; detto anche di braccio. –
Esempio: Pindem. Poes. 178: Udrem noi dunque Ciò che risponde il popolo superbo, Che del mondo signor chiamasi a torto, Finchè il tuo braccio folgoreggia, e il mio.
Definiz: § II. E pur poeticam. per Muoversi con la rapidità della folgore, Cadere ruinosamente. –
Esempio: Dant. Purg. 12: Vedea colui, che fu nobil creato Più d'altra creatura, giù dal cielo Folgoreggiando scendere, da un lato.
Esempio: But. Comm. Dant. M. 194 t.: Folgoreggiando, cioè a modo di folgore.
Definiz: § III. Folgoreggiare, vale anche Vivamente risplendere, Mandare scintille, Sfavillare. –
Esempio: Rucell. L. Eseq. 18: Sì come il sole eziandio in angusto specchio rinchiuso chiarissimo folgoreggia, così anche, ec.
Esempio: Salvin. Nicandr. 24: O la Tracia bruciando in fuoco pietra, Che bagnata dall'acqua folgoreggia.
Definiz: § IV. E in locuz. figur. –
Esempio: Rucell. Or. Dial. Sagg. 117: Quando bene di laceri panni mai sempre si avvolga, vie più aperture vi si ritrovano, onde i raggi folgoreggino d'una costante virtù.
Definiz: § V. Figuratam. detto di persona, vale Risplendere assai per virtù, scienza, e simili. –
Esempio: Forteguerr. Cap. 257: Vera bontade Di lui, che tra' più saggi cardinali Or folgoreggia, ec.
Definiz: § VI. Att. Colpire con folgore Fulminare.
Definiz: § VII. Vale pure, e più che altro poeticam., Mandar fuori con veemenza.