Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FATALE.
Apri Voce completa

pag.640


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
FATALE.
Definiz: Add. Del fato, Che viene o procede dal fato; ovvero, Che è dato o concesso, assegnato o imposto, dal fato ne' varj sensi della parola.
Dal lat. fatalis. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Non impedir lo suo fatale andare; Vuolsi così colà, dove si puote Ciò che si vuole.
Esempio: Vill. G. 14: Per quelle [selve] andando Enea per fatale guida della Sibilla Eritrea, menato fu a vedere l'inferno.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 154: Lo suo fatale andare.... l'andar suo, che è conceduto dal fato; cioè, dall'ordine che la divina provvidenzia à imposto alle cose che si muovono.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 192: Ma gli turbavano, oltre alle minacce degli uomini, molti casi o fatali o fortuiti. Percosse una saetta la fortezza di Brescia, ec.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 173: Ma che bisogna affaticarsi contro al volere della fortuna, posciachè così male puon resistere i nostri sagaci pensieri, o la nostra prudenzia, alla sua fatale disposizione, sì che ella non ne guidi sempre al crudelissimo e destinato sentiero?
Esempio: Nard. Liv. Dec. 2: Certamente.... l'origine di cotanta città ed il principio di quello imperio, che dopo il potere degli Iddii aveva ad esser grandissimo e potentissimo, doveva esser fatale.
Esempio: Car. Eneid. 5, 1047: Ivi conto saratti il tuo legnaggio E 'l tuo seggio fatale.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 40: Ben prego il ciel, che s'ordinato male (Ch'io già nol credo) di lassù minaccia, Tutta sul capo mio quella fatale Tempesta accolta di sfogar gli piaccia.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 10: Penso.... alla città del regno Di Giudea antichissima regina, Che vinta or cade, e indarno esser sostegno Io procurai della fatal ruina.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 1, 310: Con ragione fu nominata la vita, debito fatale da pagarsi da noi.
Esempio: Serdon. Gal. Marz. 277: Ma il decreto fatale gli beffava, che già buona pezza aveva condannato quel tempio al fuoco.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 5, 15, 156: Il fato confesso che è il volere divino, ciò è l'esecuzione della divina Providenza, e tutte le cose per tal cagione fatali dir si possono.
Esempio: Mont. Poes. 1, 248: Là dove meglio a Dio si prega Il pregherò che presto ti discioglia Del divieto fatal che qui ti lega.
Esempio: Leopard. Poes. 56: Chiaro per lei (per la patria) stato saresti allora Che del serto fulgea, di ch'ella è spoglia, Nostra colpa e fatal.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 22: Del benefìzio il peso odia l'ingrato Nel suo benefattor; cosa fatale! Non far del bene, se non vuoi del male.
Definiz: § I. Nel senso di Assegnato o Imposto dal fato, costruiscesi con la particella A: ed è proprio specialmente della poesia. –
Esempio: Tass. Gerus. 10, 77: U' per Cristo si pugni, ivi le piume Spiegar dee (l'Aquila estense),... Chè ciò per suo nativo alto costume Dielle il cielo, e per leggi a lei fatali. Onde piace lassù, ch'a questa degna Impresa, onde partì, chiamata vegna.
Definiz: § II. Detto di persona, od anche di famiglia, nazione, o simili, vale Destinato, Ordinato dal destino, o dalla Provvidenza, a checchessia, a certi dati effetti od opere, fuor d'ogni avvedimento o contrasto umano; ed anche assolutam. Destinato a grandi opere, a grandi cose; Predestinato. –
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 746: Il re Latino medesimo, vedendo Enea fatale, per gran pianto viene meno.
Esempio: Albanz. Petr. Uom. fam. R. 1, 719: Di comandamento del Senato, Scipione Emiliano, fatale distruzione di Cartagine, passò in Affrica per aiutorio de' Consoli.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 150: Egli è dato di sopra, acciocchè nelle cose umane non sia nulla o perpetuo o quieto, che in tutte le Repubbliche siano famiglie fatali, le quali naschino per la rovina di quelle.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 46: Veggio portar da inevitabil sorte Il nemico fatale, a certi segni; Nè gente potrà mai, nè muro forte, Impedirlo così, ch'alfin non regni.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 149: Stimando d'esser egli quel cavaliero fatale a cui la vittoria si riservasse, ec.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 125: Guerrier fatale (Polinice), Ignoto a me tu sei.
Esempio: Manz. Poes. 856: Percossa, attonita La terra al nunzio sta, Muta pensando all'ultima Ora dell'uom fatale.
Definiz: § III. Figuratam. e poeticam. detto di cosa, vale Da cui dipende, A cui è congiunto, il fato di checchessia, la sorte di alcuno, qualche solenne o straordinario effetto, e simili; ed anche assolutam., Da cui dipendono, A cui sono congiunti, grandi destini, grandi cose. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 79: Ad Orril non trarrà l'alma del petto Fin ch'un crine fatal nel capo tegna.
Esempio: Car. Eneid. 2, 397: Così mossa e tirata agevolmente La macchina fatale il muro ascende, D'armi pregna e d'armati.
Esempio: E Car. Eneid. 4, 1071: Ch'anzi tempo morendo, e non dal fato, Ma dal furore, ancisa, non le avea Proserpina divelto anco il fatale Suo dorato capello.
Esempio: Tass. Rinald. 9, 28: Da Pirra e dal consorte foro Le fatal pietre dopo 'l tergo sparte, Onde il genere uman fu ricovrato.
Esempio: Niccol. Arnal. 1, 1: Quando le pronte Mani distese alla fatal tïara Il rival d'Anacleto.
Definiz: § IV. E in particolare, detto di terra, luogo, o simili, per Destinato a checchessia o ad alcuno, ovvero Ordinato dal fato a cose notabili; Predestinato. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 122: El quale Ascanio io fraudo dello regno di Esperia e delle terre fatali.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 207: E a pena abiendo compiuto di cercare le terre che guardano gli liti, trovoe lo fatale nascimento del fiume Esero.
Esempio: Car. Eneid. 11, 201: Gioverà di trovarne a fondar vosco Questa vostra fatal novella Troia.
Esempio: Mont. Poes. 1, 245: Allor conobbi che fatale è Roma.
Esempio: Leopard. Poes. 38: Non fien da' lacci sciolte Dell'antico sopor l'itale menti, S'ai patrii esempj della prisca etade Questa terra fatal non si rivolga.
Esempio: Manz. Poes. 349: Tu che angusta a' tuoi figli parevi, Tu che in pace nutrirli non sai, Fatal terra, gli estrani ricevi: Tal giudizio comincia per te.
Definiz: § V. Pur poeticam., detto delle Parche o del loro filatoio, in quanto sono, quelle ministre, e questo instrumento, del fato. –
Esempio: Ovid. Pist. 111: Certo allora le fatali serocchie, le quali dispensano li mortali avvenimenti, doveano a ritroso volgere le mie fusa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 3: Per gli ampli tetti andava il Paladino Tutte mirando le future vite, Poi ch'ebbe visto sul fatal molino Volgersi quelle ch'erano già ordite.
Definiz: § VI. E parlandosi di antichità romane, detto dei Libri sibillini libri fatali, vale In cui si contenevano i fati o vaticinj; e detto di Dei dei fatali, vale Custode o Patrono del popolo Romano e de' suoi destini. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 77 t.: Senza dubbio per ira de gl'Iddii, i quali (secondo i libri fatali) era necessario placare per liberarsi da quella influenza.
Esempio: E Nard. Liv. Dec. 78: Essere adunque scritto ne' libri fatali, e così contenersi nella disciplina etrusca; che ec.
Esempio: E Nard. Liv. Dec. 176: Che li dieci diputati guardassero i libri Sibillini. Questi, avendo veduti i libri fatali, riferirono a i Padri, che ec.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 107: Religione e silenzio molto simile a quello osservato da' Romani verso de i loro Penati e Dei fatali, conservati secondo alcuni nel tempio di Vesta, giacchè anche il luogo era incerto, fra' quali giudicavano per semplice tradizione che vi potesse essere parimente il Palladio.
Definiz: § VII. Pur poeticam. detto di cosa, vale Fornito di virtù soprannaturale, magica, e simili; ovvero Fatto per incantesimo, o Su cui è stato fatto alcun incantesimo; Fatato. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 79: Nè targa, nè cappel difende La fatal durindana ove discende.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 26, 83: E su le fatal arme si martella: L'arme fatali han parimenti intorno, Che mai non bisognar più di quel giorno.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 35, 71: Come l'asta fatal lo scudo tocca, Coi piedi al cielo il Saracin trabocca.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 6: Io poscia incanto adoprerò sì forte, Ch'ognor, mentre ella qui (l'effigie della Vergine nella meschita) fia custodita, Sarà fatal custodia a queste porte.
Esempio: E Tass. Gerus. 3, 70: E come a nostro pro veduto abbiamo, Ch'usavi uom, già mortal, l'arme mortali, Così vederti oprare anco speriamo, Spirto divin, l'arme del ciel fatali.
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 65: Disse (l'arcangelo Michele); e quei ch'egli vide al partir lenti, Con la lancia fatal pinse e percosse.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 51: Già già la fatal nave all'erme arene La prora accosta, e l'auree vele accoglie.
Esempio: Parin. Poes. 143: Un [genio] fra le mani Porta verga fatale, onde sospende Ne' miseri percossi ogni lor voglia.
Definiz: § VIII. Ed in più stretto senso, per Delle fate, Appartenente alle fate, Proprio di fata. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 52: Altri [li muta] in liquido fonte, alcuni in fera, Come più aggrada a quella fata altiera, Or tu che sei per non usata via, Signor, venuto all'isola fatale, Acciò ch'alcuno amante per te sia Converso in pietra o in onda, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 43, 98: De le fate io son una, ed il fatale Stato per farti anco saper ch'importe, Nascemo a un punto, che d'ognaltro male Siamo capaci, fuor che de la morte.
Definiz: § IX. E detto di persona, Che opera per virtù soprannaturale, Che ha qualità soprannaturali; od anche, Che ha in sè alcun incanto o magia; Fatato. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 122: Avea il cavallo, avea quella armatura Ch'ebbe dal dì ch'Orril fatale uccise.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 3: Vider picciola nave, e in poppa quella, Che guidar gli devea fatal donzella.
Definiz: § X. Fatale, vale anche Portato, Prodotto, Voluto, e simili, dal fato in altrui danno; e in più largo senso, Gravemente dannoso, Esiziale, Funesto, a chicchessia o o checchessia; ed anche, Malaugurato, Doloroso, e simili. –
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 109: E già si vedevan l'insegne, quando Fois, incitato da la fatal furia della non regolata forteza sua, comandò che si volgesser le bandiere contra' nimici (l'originale lat. fatali ardore).
Esempio: Varch. Stor. 1, 334: La seconda [cagione della rotta de' Francesi sotto Napoli] fu l'ostinazione, per lui e per tutta l'Italia fatale, di monsignore di Lutrech.
Esempio: Segner. Op. 4, 464: Se in questo buio, e sì ferale alla vista e sì fatale alla vita, surgesse improvisamente una bella aurora, ec.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 11: Non contenti [i Guelfi] di sovrastare a' Ghibellini, per fatal contingenza, presero a contender fra loro l'imperio della città, dividendosi.... in Bianchi e in Neri.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 501: Io, che per la indisposizione del petto, a quei che studiano fatale, molto tempo aveva taciuto.
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 24: Non veggono le conseguenze fatali che da essa [convenzione] per noi ne derivano.
Esempio: Cocch. Cons. med. 2, 129: Altri poi dicono esser più sicuro l'estrar colla mano fuori dell'utero i detti ostacoli, nel che è però il pericolo di qualche lacerazione fatale, o per l'imperizia dell'operante o per altro accidente.
Esempio: E Cocch. Bagn. Pis. 394: Qualunque ne fosse la cagione, o negligenza o difficoltà, o la solita fatale parsimonia, il fatto fu che perciò i bagni non diventarono comodamente usabili nei vicini susseguenti anni.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 3, 500: Se avvien che.... immota e inferma [l'onda] D'atro e a' germi fatal musco si copra.
Esempio: Targ. Disam. 13: E si resterà persuasi del fatale abbaglio preso da Taddeo Gaddi, nel credere ec.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 25: S'induce alla fatale sperienza di poter cozzare e gareggiare con Dio.
Esempio: E Cesar. Vit. Crist. 1, 135: Tentazione o inganno che vogliam dirlo, di tutti più pericoloso e fatale.
Esempio: Leopard. Poes. 63: Se gl'impuri Cittadini consorzj e le fatali Ire fuggendo e l'onte, ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 112: Nella fatal guerra che arse l'Europa sul principiar di questo secolo per la successione di Spagna.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 463: Quella fatale combinazione d'essersi la terribile carrozza trovata lì sulla strada.
Definiz: § XI. Figuratam. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 631: La Scandinavia, penisola fatale con le sue correrie all'imperio Romano ed al mondo.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 376: Qui fu la gran torre del precipizio d'Astianatte, qui la reggia di Priamo, qui la porta fatale e 'l muro che si aperse al frodolente cavallo.
Esempio: Segner. Pred. 107: Baldassar.... vide apparire su le pareti quella mano a lui sì fatale, che dinunziògli la morte.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 217: Calavasi adunque dalla bene promettente collina, varcava il fatale fiume, e s'innoltrava nella pericolosa pianura.
Definiz: § XII. E in particolare detto di destino fatale, sorte fatale, e simili, per Contrario, Avverso, Sinistro. –
Esempio: Tass. Gerus. 4, 72: Non tu, signor, nè tua bontade è tale, Ma 'l mio destino è che mi nega aita. Crudo destino, empio destin fatale, Uccidi omai questa odïosa vita.
Esempio: Segner. Incred. 170: Se così è, converrà dunque, al nascere del bambino, ora aprir le finestre, ed ora serrarle, secondo i varj aspetti o fausti o fatali che più sovrastino.
Definiz: § XIII. Prendesi anche, più che altro poeticam., per Portatore di fato, cioè dell'estremo danno, di morte; Mortifero, Ferale, Micidiale. E dicesi specialmente di armi, percossa o ferita, colpo, e simili. –
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 749: Quello orrendo tuon.... Di quell'arme fatal (l'archibuso), che mostra aperto, ec.
Esempio: E Alam. L. Avarch. 6, 64: Con la schiera di quei che suol con l'arco Contro a i feri nemici esser fatale.
Esempio: E Alam. L. Avarch. 15, 106: E 'l fa movendo mordere il terreno Con percossa fatal nel fianco lato.
Esempio: Car. Eneid. 8, 960: Or l'elmo in man si prende;... or vibra il brando Fatale; or ponsi la corazza ec.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 44: E fa del grande scudo il braccio onusto, E la fatale spada al fianco appende.
Esempio: Segner. Pred. 73: Più tosto di soggiacere a tal onta, si avrebbono quivi eletto su un duro ceppo fatale lasciare il capo.
Esempio: E Segner. Pred. 74: Pensate dunque voi che farebbono que' meschini, s'arme trovar essi potessero sì fatale che gli uccidesse.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 30: Come se.... i sassi scagliati fossero quelle palle fatali che colpiscono ed uccidono di volata.
Esempio: Mont. Poes. 1, 238: S'or sì forte ti duoli, oh! che farai, Quando l'orrido palco, e la bipenne.... Quando il colpo fatal.... quando vedrai ec.?
Esempio: Pindem. Poes. 374: Di scaricarsi è in atto il fatal colpo.
Definiz: § XIV. In locuz. figur. –
Esempio: Metast. Dramm. 8, 190: Quest'imeneo Della tua vita è il solo prezzo: al padre Io l'ò promesso, e il fatal colpo appena Ò sospeso così.
Definiz: § XV. Detto figuratam. di ciò che faccia impressione sui sensi e nell'animo, ed altresì della impressione medesima, dell'effetto che ne derivi, e simili, vale Che ha in sè qualche cosa di soprannaturale e a cui non si resiste, Irresistibile; od anche Destinato a nuocere altrui, Pernicioso, Funesto. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 180: Così sempr'io corro al fatal mio sole Degli occhi, onde mi ven tanta dolcezza, Che 'l fren della ragion Amor non prezza, E chi discerne è vinto da chi vole.
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 933: L'aurate lingue Trae fuor già Croco, e la fatal bellezza Sopra l'onde a mirar Narcisso torna.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 48: I notturni miei riposi furo Turbati ognor da strani sogni e larve: Ed un fatale orror nell'alma impresso, M'era presagio de' miei danni espresso.
Esempio: E Tass. Gerus. 7, 117: E l'improvvisa vïolenza arresta Con un terror quasi fatal le schiere.
Esempio: Salvin. Disc. 3, 115: Volendo l'inventore del cammeo darci ad intendere la fatale efficacia del piacere, da cui inescati gli animi in gravi precipizj traboccano, ce lo rappresentò ec.
Esempio: E Salvin. Disc. 117: Le Sirene.... dal poeta furono dotate di un piacere che riusciva altrui in dolore, d'una lusinga mortifera, d'un negro fatale incanto.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 3, 137: Deh! chi ci leva dagli occhi il velo che ci toglie veder le cose com'elle sono? o piuttosto, chi scioglie l'incanto fatale, che così ce le mostra altre da quelle che sono?
Definiz: § XVI. Aggiunto di Giorno fatale, Ora fatale, Momento fatale, e simili, vale Nel quale è destinato si compia qualche grave, e per lo più o sinistro o pericoloso avvenimento; Destinato ad esso. E in più particolar senso, Giorno, Ora, Momento, fatale, diconsi, più che altro poeticam., Il giorno, L'ora ec. della morte. –
Esempio: Tass. Gerus. 4, 43: E fu il fatale Giorno ch'a lei diè morte, a me natale.
Esempio: E Tass. Gerus. 12, 64: Ma ecco omai l'ora fatale è giunta, Che 'l viver di Clorinda al suo fin deve.
Esempio: Serdon. Gal. Marz. 277: Era venuto il giorno fatale del tempio, che fu l'undecimo d'agosto.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 13, 26: Deh, prima che ti colga il dì fatale, E poca polve il cener tuo ricopra, Lascia quest'arme, che a sì poco vale.
Esempio: Metast. Dramm. 8, 181: Si sprezza Da lungi, il so, ma non si guarda poi Con la costanza istessa Il momento fatal, quando s'appressa.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 3, 255: Quanto impeto avevano i Cristiani per la battaglia, tanto ne avevano i Turchi. Al momento fatale alto silenzio occupava le navi dei confederati.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 347: Quest'annunzio, con la circostanza d'esser Renzo appunto arrivato in Milano nel giorno fatale, ec.
Definiz: § XVII. E nel linguaggio forense, usato come aggiunto di Termine fatale, vale Designato siccome ultimo, estremo, Oltre il quale non può più esercitarsi un diritto, sperimentarsi un'azione, e simili. Ed usasi anche in forza di Sost., nel numero del più, per Termine fatale. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 15, 1, 381: Nella Curia ciò suole occorrere per il tempo che vaca la Sede Papale, nel quale non corre questo termine, che da' giuristi vien esplicato col nome de' fatali.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. appr.: Passati questi fatali, l'appellazione diventa deserta, come se mai si fosse interposta.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 8, 80: O si litigheria con meno affanni, O non s'avria dell'eccezion sospetto Del non esse legitime citati, Acciò i fatali altrui sien prorogati.
Definiz: § XVIII. Esser fatale, è maniera che vale Esser cosa destinata, voluta, dal fato; sia usata assolutam., sia reggente altra proposizione mediante la particella Che. –
Esempio: Ar. Sat. 1, 199: Tutti morrete, ed è fatal che muoia Leone appresso.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 123: Non essere vergogna alle città preclare, se dopo il corso di molti secoli cadevano finalmente in servitù, perchè ora fatale che tutte le cose del mondo fossero sottoposte alla corruzione.
Esempio: E Guicc. Stor. 314: Era fatale che l'incendio di Pisa.... avesse finalmente ad abbruciare l'autore.
Esempio: E Guicc. Stor. 319: Era quasi fatale che in lui fossero origine a cose nuove le repulse de' parentadi avute dal Re d'Aragona.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 74: Or quando pur estimi esser fatale Che non ti possa il ferro vincer mai, Siati concesso, e siati appunto tale Il decreto del ciel qual tu tel fai. Vinceratti la fame.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 64: Così era fatale, che le prime occasioni delle enormità che seguirono, siano state date da coloro ai quali più importava di evitarle, e che ne furono alla fine le miserabili vittime.
Definiz: § XIX. Ed Esser fatale ad alcuno, o Aver quegli per fatale, in costrutto con la cong. Che o con la prep. Di, od anche immediatamente reggente un Infinito, sono maniere che valgono Esser destinato, Esser cosa la quale di necessità conviene avvenga, Esser necessario che egli faccia quanto è espresso dal compimento. E usansi anche figuratam. –
Esempio: Guicc. Stor. 1, 210: Essendo in questo tempo fatale a Italia, che le calamità sue avessero origine dalla passata dei Franzesi.
Esempio: E Guicc. Stor. 1, 278: Andò in Lomellina nel tempo che era aspettato a Milano, essendogli, come ne' tempi seguenti dimostrarono meglio i suoi progressi, fatale di non entrare in quella città.
Esempio: Loll. Oraz. I, 2, 9: Egli è sempre stato fatale a' cattolici Re di Spagna, qualunque volta han mosso l'armi a danno degli Infedeli, di riportarne gloriosa vittoria.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 1, 6: Tutto ciò riesce vero, così nelle lettere, come nella virtù, perchè ancor esse, quasi nate sotto 'l medesimo ascendente, hanno per fatale il non ascender mai.