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LENTARE
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LENTARE.
Definiz: Att. Allentare, Render lento, Diminuire la tensione; contrario di Tirare, di Stringere; ma è voce propria più che altro della poesia.
Dal lat. lentare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 9: Come legno si drizza, poi che l'orza Lenta il nocchier, che crescer sente il Coro; Così presto rizzossi Rodomonte Dai colpi ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 22, 13: Non si stende a tutto corso, Chè dileguato si saria di botto; Ma, or lentando, or raccogliendo il morso, Se ne va di galoppo e di buon trotto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 37, 94: Lentar di briglia col calcagno presto Fece a' presti destrier far le vie corte.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 40: Tenera ancor, con pargoletta destra Strinse e lento d'un corridore il morso.
Esempio: ETass. Gerus. 7, 105: Vedi tosto inchinar giù le visiere, Lentare i freni, e por le lance in resta.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 122: Egli senza più lentò l'arco; e in cambio di una bestia salvatica, colpì disgraziatamente e uccise Caino, nascosto tra quei virgulti.
Esempio: ESegner. Crist. instr. 3, 268: Ha da far meno (la divina Volontà) a lasciar cadere quel misero nell'inferno, di quel che avreste a far voi, lentando la mano, a lasciar cadere quel saltatore.... in precipizio?
Esempio: Corsin. B. Torracch. 4, 57: E lentando a bel modo i duri morsi Ai generosi e forti corridori, Giungono al luogo ove ec.
Esempio: Mont. lliad. 23, 477: Stavano tutti colle sferze alzate Su gli ardenti destrieri, e dato il segno, Lentar tutti le briglie.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 33: Astringe e lenta a questa terra il morso Un cavallier giovene, ricco e bello.
Esempio: Strozz. G. B. Madrig. 43: Orgoglio e crudeltade e sdegno quante Volte s'è riprovato Di sciorini? nè lentato Ha pur nodo sì forte, Ch'ei non teme di te, spietata morte.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 97: Sfortunato silenzio! avessi io almeno Chiesta allor medicina al gran martire, S'esser poscia devea lentato il freno, Quando non gioverebbe al mio desire.
Esempio: Magal. Donn. immag. 148: A mezzo già dell'immortal carriera, Febo, se' giunto;... E a quel che resta, se ben dritto io miro, Lentar ti basta a' tuoi destrieri il morso.
Esempio: Manfred. Rim. 58: Venite, o genti, ad ascoltar sul Reno Com'or lusinghi ed or tuoni d'un Dio La voce, e or stringa e or lenti a l'alme il freno.
Esempio: Spolv. Colt. Mis. 3, 624: Erga od abbassi, Come vuole ragion, questo o quel varco, Per lentare o raccor la briglia a l'acque.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 115: Ieri due tra di loro emuli venti Si furo incontro in questo colle ameno, E lentando agli sdegni antichi il freno S'urtaro entrambi a fiera pugna intenti.
Definiz: § II. E per Render più lento, più tardo, Ritardare, Rallentare. –
Esempio: Tass. Gerus. 11, 55: Quasi non senta Il mortifero duol della ferita, Dal cominciato corso il piè non lenta, E monta su i dirupi e gli altri invita.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 89: E 'l fere in fronte, e nel medesmo segno Tocca e ritocca, e 'l suo colpir non lenta.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 4, 951: Essa non mai Vider l'aurora o 'l tardo Espero stanca Lentar l'insana fuga, e pria sentissi Al piè terra mancar che lena al corso.
Definiz: § III. E per Rendere meno stretto o compatto, Sconnettere. –
Esempio: Tass. Gerus. 18, 81: Urtò la trave immensa, e così dure Nella torre addoppiò le sue percosse, Che le ben teste in lei salde giunture Lentando aperse, e la respinse e scosse.
Definiz: § IV. Trovasi per Calare lentamente, adagio adagio. –
Esempio: Salvin. Inn. Omer. 554: Vele prima calar, sciolson corregge; L'albero a quel, che lo riceve, legno Avvicinar, lentandol colle funi.
Definiz: § V. Neutr. pass. lentarsiFarsi, Divenire, più lento; e con un compimento retto dalla prep. Da, vale Fare più rimessamente quella data operazione determinata dal compimento. –
Esempio: Tass. Gerus. 18, 70: L'impeto, ch'in lor cade, ivi contesa Non trova; e vien che vi si fiacchi e lenti ec.
Esempio: Mont. Iliad. 12, 487: Ben se n'accorse Sarpedonte, ed alta Dell'amico al partir doglia il trafisse; Ma non lentossi dalla pugna.
Definiz: § VI. E figuratam., per Mancare, Indebolirsi, o simile. –
Esempio: Bemb. Rim. 86: Questo incarco stanco e frale (il corpo) Tutto dentro e di fuor si va lentando.
Definiz: § VII. In forma di Neutr., vale Divenir lento, o più, lento, Scemar di vigore. –
Esempio: Rim. Ant. F. Pann. Bagn. 1, 342: Chè suo voler non lenta, Ma cresce disiando maggior cosa.
Esempio: Petr. Rim. 2, 149: E per lentar i sensi, Gli umani affetti non son meno intensi.