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1) Dizion. 5° Ed. .
ARRABBIATO.
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ARRABBIATO.
Definiz: Partic. pass. di Arrabbiare.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Preso da rabbia o idrofobia. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 51: L'altro capo è adirato Com'è can forte arrabbiato.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 445: De' cani arrabbiati è trista paruta.
Esempio: Savonar. Pred. 4: Diventavano quelli Egizj come arrabbiati.
Esempio: Bern. Orl. 5, 11: Di nuovo intorno a Gradasso si pone, E com'un cane arrabbiato l'assalta.
Esempio: Cellin. Vit. 252: Avevan paura che il cane non fussi arrabbiato, perchè continuamente urlava.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1504: Tutti gli animali morduti dal cane arrabbiato diventano rabbiosi.
Definiz: § II. Figuratam. per Irato, Infuriato, Inferocito. –
Esempio: Dant. Inf. 30: Dentro c'è l'una già, se l'arrabbiate Ombre che vanno intorno dicon vero.
Esempio: Vill. G. 822: E pinsonlo fuori dell'antiporto del palagio in mano dell'arrabbiato popolo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 3: Quando a noi greggi inutili e mal nati Ha dato per guardian lupi arrabbiati.
Esempio: Baldov. Comm. dramm. 18: Alfin tutto arrabbiato Ci serrò in certe camere.
Esempio: Fag. Comm. 2, 266: Se n'è ito tutto arrabbiato.
Esempio: Targ. Viagg. I. ed. 5, 52: I quali tutti [vasellini] furono rotti, parte dalla rovina della volta, parte dagli stessi contadini, arrabbiati per non vi aver trovato l'oro che speravano.
Definiz: § III. E pur figuratam. Per Fiero, Violento, Eccessivo. –
Esempio: S. Ag. C. D. 7, 137: Le baccanali sacre,.... della cui arrabbiata disonestade dopo molti e molti anni se ne vergognò sì il Senato, che le vietò.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 8, 369: Com'ogni vena sua fatt'ha digiuna, E impresso il cor dell'arrabbiata voglia.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 349: Il demonio ha sempre questo sdegno arrabbiato contro di noi.
Esempio: Targ. Valdin. 1, 8: Con tutto che si trovassero bene spesso a soffrire delle arrabbiate carestie.
Definiz: § IV. Detto di sapore, vale Eccessivamente inacidito. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 191: Caricando acqua d'ambra, a poco a poco si ridusse così arrabbiata, che a dar di morso ad un limoncellino verde non si sente a un gran pezzo quell'acido invelenito che si sentiva in quell'acqua.
Definiz: § V. Detto di vivande cotte in fretta e con troppo fuoco. –
Esempio: Buonarr. Rim. 2, 16: Sì tigliosi [i piccioni], mal cotti ed arrabbiati Erano, e 'nsanguinavanci le mani.
Definiz: § VI. Detto di terreno, vale Divenuto infecondo, per esser lavorato a mal tempo o per altro. –
Esempio: Magazzin. Coltiv. 135: Io farò la terra fruttifera, salata e arrabbiata per la malignità e peccato di coloro che l'abitano.
Definiz: § VII. Secco arrabbiato si dice volgarmente d'uomo o d'altro soverchiamente secco.
Definiz: § VIII. Arrabbiati si dissero dapprima in Firenze quei cittadini che eran contrarj alle dottrine del Savonarola, e che parteggiavano per i Medici; e in appresso coloro che facevan contro al Gonfaloniere Niccolò Capponi e al governo degli Ottimati, ed erano caldissimi per il reggimento popolare più largo. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 174: Questi medesimi,.... perchè arebbono voluto, per vendetta dell'offese passate, e sicurtà dello stato presente, procedere contra le facultà de' Medici e contra il sangue de' seguaci loro, furono detti gli Arrabbiati, col qual nome chiamava già Fra Girolamo tutti quelli i quali, non credendogli, oppugnavano l'opera sua.
Esempio: Segn. B. Stor. fior. 49: Filippo.... poteva intrattenerne assai [dei giovani], e di molto maggior qualità, che non eran quegli che soli volevano esser mostri per libertai, benchè dal volgo fussero chiamati arrabbiati, per quelle asprezze, che dimostravan con le parole con i cittadini grandi.
Esempio: E Segn. B. Vit. Capp. 22: Di qui erano tratti una sorta di giovani che si chiamavano gli arrabbiati, e per più onesto vocabolo i libertini, per quel gran zelo che mostravano avere alla libertà, o far molte cose scandalose, a ragunarsi la notte insieme, e a non ragionare mai altro che dello stato, ed a nudrire nel popolo una gran gelosia del Gonfaloniere.