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1) Dizion. 4° Ed. .
PLEBEO, e PLEBEIO
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Dizion. 4 ° Ed.
PLEBEO, e PLEBEIO.
Definiz: Add. Di plebe. Lat. plebeius. Gr. δημοτκός .
Esempio: Bocc. nov. 36. 21. Non a guisa di plebeio, ma di signore ec. con grandissimo onore fu portato alla sepoltura.
Esempio: E Bocc. nov. 43. 2. Uomo plebeio, ma assai caro a' Romani.
Esempio: Petr. cap. 5. Passammo al tempio poi di Pudicizia, Ch'accende in cor gentile oneste voglie, Non di gente plebea, ma di patrizia.
Esempio: Amet. 91. E sotto legge plebea correggendo la mobile pompa de' grandi, e le vicine città, gloriosa si vive.
Definiz: §. Plebeo, per Vile, Basso.
Esempio: Bern. rim. 1. 30. Ogni dì qualche lettera gli scrivo, E perch'ell'è plebea, dipoi la straccio.
Esempio: Cas. lett. 69. Sforzati di dettare le tue lettere con parole elette, e non plebee.
Esempio: Lasc. madr. 7. Acciocchè con maggiore, e più gran furia Soffiando alteramente Vendicar possa colla nostra ingiuria Il tuo sì fatto scorno Contro a quei di Ponente, E quei venti plebei di Mezzogiorno, Che al tuo primo apparir volgon la faccia.
Esempio: Sen. ben. Varch. 7. 16. Alcuni (benefizj) sono volgari, e plebei.