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IDIOMA.
Definiz: Sost. masc. Linguaggio proprio di un dato popolo; Favella, Lingua, particolare ad una nazione, od a parte di essa.
Dal grec. ἰδίωμα. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 220: E nel sepulcro le lettere scrisse E conteneva in latino idioma: Uno Dio, uno Orlando e una Roma.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 5: Ed aiutollo in questo parimente, Che sapeva altro idioma che francesco, E l'africano tanto avea espedito, Che parea nato a Tripoli e nutrito.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 15: Là veggo Pietro Bembo, Che 'l puro e dolce idioma nostro, Levato fuor del volgare uso tetro Quale esser dee, ci ha col suo esempio mostro.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 107: I nomi dei quali non mi curo porre altrimenti; per la difficoltà di quello idioma che mal si può ridurre a 'l nostrale.
Esempio: Nard. Amic. Prol.: Nello idioma tosco Tal fabula è composta. A qual gener si accosta? Palliata si chiami. Chi altra spezie brami: Togata quella dica.
Esempio: Varch. Lez. Verb. 1, 48: Per le quali cagioni non è maraviglia che uno idioma così dolce, così grave e così casto non pure in tutte le città dell'Italia, ma nella Francia ancora.... si favelli, ec.
Esempio: Cellin. Pros. 224: E non ha atteso ad altro, se non a comentare puramente Vitruvio e scoprirci le belle ed ammirabil sue fatiche in questo nostro idioma.
Esempio: Parin. Poes. 15: Nè la squisita a terminar corona Dintorno al letto tuo manchi, o signore, Il precettor del tenero idioma Che dalla Senna, delle Grazie madre, Or ora a sparger di celeste ambrosia Venne all'Italia nauseata i labbri.
Esempio: Fosc. Poes. C. 30: I cari parenti e l'idioma Desti a quel dolce di Calliope labbro Che Amore in Grecia nudo e nudo in Roma, D'un velo candidissimo adornando, Rendea nel grembo a Venere celeste.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 32: Ho dovuto anche mettermi a insegnare Ai fanciulli di Pisa l'idioma Che si parlava anticamente in Roma.
Definiz: § I. E per Favella, Lingua, Linguaggio, in genere. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 56: Quel ch'in pontificale abito imprime Del purpureo cappel la sacra chioma, È il liberal, magnanimo, sublime, Gran Cardinal de la Chiesa di Roma, Ippolito, ch'a prose, a versi, a rime, Darà materia eterna in ogni idioma.
Esempio: Domen. Plin. 67: Sarebbe stimata cosa d'animo ingrato e da poco, se brevemente, e quasi in un certo modo per transito, io venissi a parlare della terra, nutrice e madre di tutte le terre, stata eletta da Dio.... per riducere le discordi ed efferate lingue di tanti popoli col commercio del parlare a un solo idioma.
Definiz: § II. Vale altresì Modo, Maniera, di favellare particolare ad una persona o ad una classe di persone. –
Esempio: Dant. Parad. 15: L'una vegghiava a studio della culla, E consolando usava l'idioma, Che pria li padri e le madri trastulla.
Esempio: E Dant. Parad. 26: Tu vuoi udir.... quanto fu diletto agli occhi miei, E la propia cagion del gran disdegno, E l'idioma, ch'usai e ch'io fei.
Esempio: Petr. Rim. 2, 117: E sì dolce idioma Le diedi, ed un cantar tanto soave, Che pensier basso, o grave Non potè mai durar dinanzi a lei.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 455: Usava l'idioma; cioè lo parlare che si fa da' padri e da' le madri ai suoi fanciulli, cioè: Nanna, nanna fante, ec.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 700: E l'idioma; cioè e 'l modo del parlare,... e ch'io fei: imperò che io fui prima trovatore del modo del parlare.
Esempio: Capp. Lez. 237: Quindi la lingua degli scrittori tende continuamente a separarsi da quella che si parla, e a divenire idioma particolare, e volea dir gergo dei letterati, dovunque ec.