Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
INCONTO, col primo o aperto.
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Dizion. 5 ° Ed.
INCONTO, col primo o aperto.
Definiz: Add. Non acconciato o assettato, Negletto, Scomposto, Arruffato; detto più specialmente di capelli, e altresì di persona; ma è voce che non si userebbe se non talvolta in poesia.
Dal lat. incomptus. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 97: Come ch'in viso pallida e smarrita Sia la donzella, ed abbia i crini inconti, E facciano i sospir continua uscita Del petto acceso, ec.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 79: Le Ninfe allor coi crin sparti ed inconti Cercaro in vano i fiumi, e i laghi, e i fonti.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 8, 107: S'alza, s'ammanta e con furor s'avventa Del fatto poco pria vedovo letto; E 'l crine e 'l panno inconta, il freno allenta Ad ogni mesto e doloroso affetto.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 13, 148: Piangea la sua fortuna acerba e rea, Senza il regio splendor inconta e scinta, La madre, ch'altra figlia non avea.