Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DATTILO.
Apri Voce completa

pag.58


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DATTILO.
Definiz: Sost. masc. Piede del verso greco e latino, composto di tre sillabe; di cui la prima è lunga, e le altre due son brevi.
Dal lat. dactylus, e questo dal grec. δάκτυλος, Dito. ‒
Esempio: Giambull. P. F. Ling. fior. 130: Il verso ebreo, il quale non considera nè tempi, nè piedi, cioè spondei, trochei, dattili, ma la rima solo ed il numero.
Esempio: Speron. Op. 1, 182: La cui prosa (della lingua volgare) io non so dire per qual ragione sia numerosa chiamata, se l'uomo in lei o non si accorge, o non cura, nè di spondei, nè di dattili, nè di trochei.
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 2, 242: Se il piede costi.... di una [sillaba] longa e due brevi, [appellasi] dattilo.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 64: Si pose immantinente A innalzar gracidando e giorno e notte Grida non interrotte, Ma in dattili e spondei ben misurate (qui per similit. e in ischerzo).