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Dizion. 4° Ed. .
VASO
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VASO.
Definiz: | Nome generale di tutti gli Arnesi fatti a fine di ricevere, e di ritenere in se qualche cosa, e più
particolarmente liquori. Lat. vas, vasum. Gr. σκεῦος. |
Esempio: | Cr. 8. 7. 4. Se le melagrane acerbe ec. si mettano in vaso senza fondo ec. se ne
caveranno ec. non solamente compiute, ma maggiori ec. |
Esempio: | Guitt. lett. 31. Vasa di terra pregio portano e pro, e vendonsi bene in lor
mercato, e vasa d'auro prendon dannaggio, e onta, e vendonsi quasi nulla nella lor fiera. |
Esempio: | Alam. Colt. 3. 57. Truove i saldi, odorati, e freschi vasi, Ch'esser ricetto denno
al suo liquore. |
Esempio: | E Alam. Colt. 73. Colmi i vasi, i canestri, i tin, le botti.
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Definiz: | §. I. Per metaf. si dice di Cosa, che ne contenga in se alcun'altra. |
Esempio: | Dant. Inf. 2. Andovvi poi lo vas d'elezione (quì detto alla maniera Latina, e
s'intende di san Paolo) |
Esempio: | E Dan. Purg. 7.
Ben andava il valor di vaso in vaso (cioè: dall'uno nell'altro) |
Esempio: | E Dan. Par. 1. Fammi del tuo valor sì fatto vaso. |
Esempio: | Bern. rim. 1. 12. Io ti voglio empier sino all'orlo il vaso Dell'intelletto.
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Definiz: | §. II. Per similit. |
Esempio: | Maestruzz. 1. 59. Quando il debito vaso si lascia, ovvero il debito modo dalla
natura ordinato, quantochè al sito. |
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