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1) Dizion. 5° Ed. .
BRUTTURA
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BRUTTURA.
Definiz: Sost. femm. Materia o Cosa brutta, cioè laida, sozza, sporca. –
Esempio: Colonn. Guid. 63: Questo fiume.... con ordinati corsi adagiava la cittade, e per suo corso le ragunate brutture spurgavano.
Esempio: Liv. Dec. 1, 98: Fece fare una grande cava sotto terra, dove tutte le brutture della città si raccogliessero.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 95: Tutto della bruttura, della quale il luogo era pieno, s'imbrattò.
Esempio: Cellin. Vit. 390: Essendo carico il mio orto di molte brutture, chiamai dua manovali.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 5, 11: Giù ne la fossa in loco assai profondo Giaceva a piè de l'assalite mura Una gran massa di pantano immondo, E di fracido stabbio e di bruttura.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 213: Sono più tosto da dire asini [i cortigiani], nella bruttura di tutta la cattività de' vilissimi uomini allevati, che nelle corti.
Esempio: S. Antonin. Lett. 93: L'acqua del Battesimo, dal quale siamo mondati dalle brutture de' peccati.
Esempio: Varch. Stor. 2, 388: Vinegia ricevitrice allora non d'ogni bruttura,.... ma bene d'ogni miseria.
Definiz: § II. E per Azione brutta, sconcia, turpe. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 264: Poi che 'l garzone non si volle piegare a bruttura, egli il cominciò a minacciare.
Esempio: Cecch. Masch. 3, 8: Ben sapete ch'e' ci è de' trafurelli Furfantini, ma io son nato nobile, Se ben son pover uomo, e non farei Una bruttura per nulla.
Esempio: Pitt. I. Apolog. Cappucc. 349: E' dicono che egli fallì. P. L'ordinario de' mercanti. Fecevi egli bruttura alcuna? T. Non so.
Definiz: § III. Trovasi anche per Bruttezza, così al proprio come al figurato. –
Esempio: Machiav. Stor. 1, 21: Pervenne.... al papato Osporco romano, il quale per la bruttura del nome si fece chiamare Sergio.
Esempio: Baldin. Lez. 11: Altrimenti.... avrebbero [le opere d'arte] anche avute in loro stesse molto di quella bruttura che da' professori è chiamata stento o fatica scoperta.
Definiz: § IV. Far bruttura in un luogo, vale Lordarlo facendovi i proprj bisogni. –
Esempio: Buonarr. Tanc. 4, 1: S'io vo a Firenze e piscio per le mura, Gli otto vi proibiscon far bruttura.
Esempio: Lipp. Malm. 9, 17: Profuma il piscio i panni e i ferraiuoli, Nè guardan s'e' v'è pena il far bruttura.
Definiz: § V. Far bruttura dicesi comunemente di Cosa che riesca sconcia, sconvenevole al luogo ove è posta.