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FACONDO
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FACONDO.
Definiz: Add. Che ha facondia.
Dal lat. facundus. –
Esempio: Bocc. Vit. Dant. 38: Non pertanto laddove si richiedeva, eloquentissimo fu e facondo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 85: Vedeasi Giove, e Mercurio facondo.
Esempio: Dav. Tac. 1, 390: Facondo avvocato de' cittadini.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 3: Certo per guadagnare a sè gli animi di coloro con cui trattava, niuna fu di lei più faconda nè più efficace.
Esempio: Fosc. Poes. 60: Dell'armi tue contenditor facondi Siedon gli eroi.
Esempio: Giord. Op. 2, 389: La vita del Tasso predominata dalla fantasia che lo faceva imprudente e facondo.
Definiz: § E figuratam., detto di lingua, parole, e simili. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 127: Qual lingua sì d'eloquenza splendida, o sì di vocaboli eccellenti faconda, sarebbe quella che interamente potesse li nobili abiti e di varietà pieni narrare?
Esempio: Tass. Gerus. 2, 58: Ma l'innalzaro ai primi onor del regno Parlar facondo e lusinghiero e scorto.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 402: La faconda lingua Comincia intanto: E che d'udir s'aspetta? ec.