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1) Dizion. 5° Ed. .
DITTONGO.
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DITTONGO.
Definiz: Sost. masc., che nel plur. fa oggi Dittonghi. Unione di due vocali, che, conservando ciascuna il proprio suono, si pronunziano in una sola sillaba e sotto un solo accento.
Dal basso lat. diphthongus, e questo dall'adiettivo grec. δίφθογγος, Che ha due suoni. ‒
Esempio: Giambull. P. F. Ling. fior. 46: De le vocali accozzate insieme, e raccolte sotto ad un fiato, si formano propriamente cinque dittongi, cioè suoni doppj.
Esempio: Varch. Gramm. 127: Nè è altro dittongo appresso tutte le lingue, se non un congiungimento, o volemo mescolanza e appiccamento, di due vocali, le quali non si confondono l'una nell'altra, ma conservando la forza e podestà loro, si profferiscono sotto uno accento solo.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 178: Tanti dittongi, se l'uso della lingua posti gli avesse in opera nel volgar nostro, si posson pronunziare, quanti de' suoni delle vocali fieno gli accoppiamenti.
Esempio: E Salv. Avvert. appr.: Ritornando a' dittongi, essi di due maniere, secondo ch'io estimo, sono appresso i Toscani, cioè distesi e raccolti. Distesi, quando di più vocali che si pronunziano in una sillaba di ciascuna igualmente,... o più della primiera, si specifica il suono.... Raccolti, per lo contrario, dove dell'ultima più s'esprima la voce.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 55: Dittongo è comprension di più vocali sott'un medesimo accento. E fu detto da' Greci misteriosamente dittongo, quasi suono di due voci, per dimostrar la forza della pronunzia, che con un solo spingimento di fiato si formano due suoni.
Esempio: Red. Lett. 1, 56: I dittongi (lasciando il disputar da una parte) si dividon da noi in due spezie: distesi e raccolti. Distesi dittongi son quelli che fanno sentire amendue le vocali in maniera, ch'e' non appariscono quasi dittongi, come aere,... aurora, veemenza.... Raccolti dittongi son quelli che si pronunziano di maniera uniti, che una delle vocali viene quasi affogata, come piano, cielo, guado, tuono.
Esempio: E Red. Lett. 1, 168: Da tutti i grammatici il dittongo vien definito che sia l'unione di due lettere vocali, e non di due sillabe in un solo suono.
Definiz: § E per estensione, parlandosi di certe lingue così antiche come moderne, si dà, comunemente il nome, di Dittongo anche all'Accoppiamento e confusione di più vocali, e propriamente di due, in un nuovo ed unico suono. ‒
Esempio: Varch. Gramm. 127: I dittongi appresso i Latini sono cinque, ae, au, ei, eu, oe, benchè l'ei è piuttosto greco. In qualunche modo la pronunzia de' dittongi è oggi perduta del tutto. Onde dicono oggi, che due se ne pronunziano, au e eu, e gli altri tre no; quasichè vogliano che siano, come appresso i Greci, i dittongi improprj.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 15: Alcune favelle sono che molto stancano chi di apprenderle s'affatica, o per le difficultà de' dittonghi e per la varia pronunzia, o ec.
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 114: La E sta invece della I; la O e il dittongo OU invece dell'U.