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Dizion. 5° Ed. .
DETESTAZIONE.
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DETESTAZIONE. Definiz: | Sost. femm. L'atto del detestare, Il detestare. |
Lat. detestatio. ‒ Esempio: | Ottim. Comm. Dant. 1, 183: E a detestazion della affezione predetta, sì ghibellina come guelfa, fa infra capitolo sesto Paradisi, quivi ec. | Esempio: | Cavalc. Pungil. 208: A biasimo del qual peccato.... Salamone ne' Proverbj il pone per lo maggiore e per lo più principale di quegli peccati che Dio ha in odio ed in singolare detestazione. | Esempio: | Tor. Miser. 22: Puossi adunque più tosto in detestazione di quello dire alcuna cosa, che della propietà ragionare. | Esempio: | Rep. Fir. Lett. Istr. 2, 57: È bene vero che il vescovo di Modrusa, venendo qui da Perugia, mandato dal Papa, doppo la detestazione del caso, e consolazioni e conforti e offerte del Papa e del Collegio, richiese il Cardinale per condurlo a Perugia alla sua legazione. | Esempio: | Segner. Crist. instr. 3, 397: Quanto ho detto fin ora in detestazione dell'adulterio, vedrete che è come un nulla, in paragone di quanto mi rimane a dire. | Esempio: | Borgh. S. Tertull. 114: Chiami il diavolo per detestazione o per disprezzo, con quello stesso sdegno che noi lo chiamiamo angelo di malizia. |
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