Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CICA.
Apri Voce completa

pag.13


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
» CICA.
CICA.
Definiz: Sost. femm. Un minimo che, Un nonnulla.
Dal lat. cicum, che significa Quella tenuissima pellicola che involge i chicchi della melagrana. –
Esempio: Pataff. 8: E cica di metal già non trovò.
Esempio: Magal. Lett. 132: A questo mondo si fa una troppo ridicolosa figura dopo che uno è rimasto senza cica di memoria.
Definiz: § I. Colla negativa Non, in unione per lo più coi verbi Dire, Intendere, Sapere e simili, vale Nulla. –
Esempio: Grazz. Rim. 201: Cantano a aria come disperati, E della zolfa non intendon cica.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 3: Almen forse dirà ch'io non so cica, E ch'io farei il meglio a starmi zitto.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 36: Non credeva che ci fusse altro mondo che Pisa, Livorno e Firenze col distretto; e di Spagna, di Francia e di Germania non ne credeva cica.
Esempio: Bertin. A. F. Fals. scop. 63: Disse una volta il Pinelli a un suo scolare che non avea detto cica della lezione: va' ec.
Esempio: Fag. Rim. 1, 271: A voi, mia moglie, predico però, Che quando vo' non intendete cica, Zitta allor, senza dir nè sì nè no.
Esempio: Tocc. Lett. 15: Io che di queste non ne so cica, a legger quel libro non intenderò nulla.
Definiz: § II. Cica vale anche Cosa da nulla; ma in questo senso è meno usato. –
Esempio: Forteguerr. Cap. 239: Han per cica Far poemi e discorsi.
Definiz: § III. E in forza d'Avverb. colla preposizione negativa, per Punto, Niente. –
Esempio: Pataff. 6: E non remoli cica d'impazzare.
Esempio: Forteguerr. Cap. 352: Nè in ben nè in male li consulta cica.
Esempio: Red. Lett. 1, 362: E del seme di cavol fiore non ringrazierò io V. Signoria? Signor no, che non voglio ringraziarla, nè poco, nè punto, nè cica.