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Dizion. 5° Ed. .
CACCIA.
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pag.343
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CACCIA. Definiz: | Sost. femm. Il cacciare gli animali salvatici; lo che si fa in varj modi, significati con diversi nomi, come Caccia con gli archetti, con l'archibuso, col bucine, del boschetto, della fraschetta ec., i quali si dichiarano al loro luogo. – | Esempio: | Bocc. Decam. 6, 283: Teneva costui, sì come nobile uomo e ricco, molta famiglia e cani e uccelli, e grandissimo diletto prendea nelle caccie. |
Esempio: | Ar. Comm. 2, 179: Stiamo così un pezzo in vari Ragionamenti;.... all'ultimo Venimmo a ragionar di caccia. | Esempio: | Tass. Gerus. 7, 2: Qual dopo lunga e faticosa caccia Tornansi mesti ed anelanti i cani, Che la fera perduta abbian di traccia, ec. |
Esempio: | Bart. D. Cin. 1, 38: Cignali, cervi.... vi sono in convenevol pregio, ma in pochissimo uso; perocchè il Cinese, che sempre va in veste lunga fino a terra, e i migliori di profession letterati, riescono poco destri alla caccia. | Esempio: | Red. Lett. 3, 13: Così gli riuscisse egli di riparo contro questo tempo tanto piovoso, e guastatore delle sue belle cacce. | Esempio: | Forteguerr. Ricciard. 4, 28: Ed in cacce ed in giostre era sol io, Tra tanti e tanti, a seguir lui chiamato. |
Definiz: | § I. Dicesi pure del Perseguitare che un animale fa dell'altro. – | Esempio: | Bart. D. Cin. 1, 112: I Cinesi non han cosa che più abborriscano della guerra: e dicono che il mestier dell'uccidere altrui, salvo se per cagion di difesa..., è da comportarsi solo alle fiere, che non hanno altro mestiero che la caccia per vivere e sfamarsi. | Esempio: | Salvin. Annot. Fier. 410: Vedine la descrizione della sua astuta caccia (del gatto) dei topolini in Plinio. |
Definiz: | § II. Per gli Uomini e i cani che cacciano. – | Esempio: | Dant. Inf. 13: Similemente a colui che venire Sente il porco e la caccia alla sua posta. |
Definiz: | § III. Anche per l'Animale cacciato. – |
Esempio: | Nov. Ant. B. 64: Un giorno avvenne ch'e' donzelli del Po smarriro una caccia e capitaro al romitaggio. |
Definiz: | § IV. E per gli Animali che sono stati presi a caccia, Cacciagione. – | Esempio: | Bocc. Fiamm. 52: Amenduni nelli vicini paesi di ciascuna caccia copiosi.... per li aperti campi solleciti n'andavamo. | Esempio: | Car. Long. 55: Giunto [Driante] vicino all'ellera, vide Dafni che già s'accollava la caccia per andarsene. |
Definiz: | § V. Caccia chiamasi anche il Luogo destinato od acconcio alla caccia. – | Esempio: | Car. Eneid. 9, 259: Da le cacce d'Ida, Venne costui mandato al troian duce, Gran feritor di dardo e di saette. | Esempio: | Red. Lett. 1, 384: Son già alcuni giorni che mi trovo con la corte.... qui a queste cacce di Pisa. |
Definiz: | § VI. Anche si dice Il prendere in qualsivoglia modo qualunque sorta d'animali, come con l'aucupio, con la pesca ec. – | Esempio: | Salvin. Opp. 7: Triplice caccia Iddio all'uomo diede; D'aria, di terra, e amabile di mare. | Esempio: | E Salvin. Annot. 135: Dopo aver promesso di spiegare le cacce proprie e particolari a ciascuna fiera, qui dice i generi delle cacce, e li strumenti che entrano in esse, e da' quali sono il più delle volte denominate. |
Definiz: | § VII. E per Qualunque animale, di cui si faccia preda, pescando, uccellando ec. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 6, 39: Io vi farò veder ne la mia caccia Di tutti i pesci sorti differenti, Chi scaglioso, chi molle, e chi col pelo; E saran più che non ha stelle il cielo. |
Definiz: | § VIII. E figuratam. Il tener dietro studiosamente ad alcuno per condurlo alla sua fede, al suo partito e simili. – |
Esempio: | Bart. D. Giapp. 2, 130: La sua caccia era singolarmente di principi e gran signori, in un sol de' quali acquistava alla fede e dava a' Padri molti popoli a convertire. |
Definiz: | § IX. Per l'Inseguimento de' nemici. – | Esempio: | Malisp. Stor. fior. 121: La caccia fue insino alla Badia a Sansovino presso a Pisa a tre miglia; onde molti Pisani e Sanesi furono morti, e presi più di tremila. | Esempio: | Giamb. Oros. 236: La qual cosa però ee più sozza, e di maiore vituperio, in così grande caccia esserne così pochi morti e tagliati. | Esempio: | Dant. Inf. 23: Noi fuggirem l'immaginata caccia. | Esempio: | E Dant. Purg. 13: Rotti fur quivi e vòlti negli amari Passi di fuga, e veggendo la caccia, Letizia presi ad ogni altra dispari. | Esempio: | Liv. Dec. 1, 216: Prima lasciarono i nemici la caccia, che i Romani la fuga. |
Esempio: | Tass. Gerus. 3, 31: Or si volge, or rivolge, or fugge, or fuga; Nè si può dir la sua caccia nè fuga. |
Esempio: | E Tass. Gerus. 7, 121: Così fuggiano i Franchi, e di lor caccia Non rimaneano i Siri anco o i Demoni. |
Definiz: | § X. Caccia si dice ancora dell'Inseguimento dei vascelli. – | Esempio: | Gio. Fior. Pecor. 2, 257: Percosse con le sue galee vigorosamente, ammonendo i suoi che non attendessero.... a niuna caccia, ma lasciassero fuggire chi volesse. |
Esempio: | Galil. Op. lett. 392: Distinguendo il numero e la qualità dei vascelli, giudicare le sue forze (del nemico) ed allestirci alla caccia. |
Definiz: | § XI. Caccia è anche maniera di spettacolo, dove combattono uomini con animali, o animali fra loro, come la caccia del toro. – |
Definiz: | § XII. Caccia riservata, propriamente è la Caccia nelle bandite, ossia nei luoghi, dove non tutti possono cacciare. |
Definiz: | § XIII. E figuratam. dicesi di Ogni cosa, che non si può ottenere da tutti: e più comunemente, di Donna che è a posta di un solo. – |
Esempio: | Fag. Pros. 198: Chi ci avrebbe assicurati da un'archibusata, massime volando in luoghi dove fusse qualche caccia riservata, o qualche bandita in cui per ciò supponessimo di poter sicuri volare? |
Definiz: | § XIV. Caccia è termine del Giuoco della palla, del calcio, e simili. – | Esempio: | Bellinc. Rim. 104: E messa m'è in question l'ultima caccia. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 19, 84: Ma tanto a quelli colpi ella si mosse, Quanto nel giuoco de le caccie un muro Si muova a' colpi de' le palle grosse. | Esempio: | Grazz. Rim. Gli dare' trenta, e la caccia sul piede. | Esempio: | Anguill. Ovid. Metam. 10, 82: Ma quel c'ha nella caccia alcun vantaggio, Fa con maggior superbia al disco oltraggio. | Esempio: | Bard. G. Disc. Calc. 35: La qual voce caccia non vuol dir altro, che la palla, una volta fuori dello steccato, di posta cacciare. |
Definiz: | § XV. Caccia si disse pure una Specie di componimento poetico, nel quale per lo più si descrive un'azione venatoria in uno stile vivace e leggiadro. Fu anche adoperato in soggetti amorosi. |
Definiz: | § XVI. In caccia e in furia, o In furia e in caccia, posto avverbialm., che oggi direbbesi più comunemente In fretta e in furia, vale Frettolosamente, Con gran fretta. – | Esempio: | But. Comm. Dant. 2, 428: Fa una similitudine, dicendo che questa gente andava in furia e in caccia, come andavano li Tebani lungo li loro fiumi. | Esempio: | Dav. Tac. 1, 410: In caccia e 'n furia sono spedite fuste. | Esempio: | E Dav. Tac. 2, 27: Pisone visse anni trentuno:.... fu bandito lungo tempo: adottato in caccia e 'n furia: fu Cesare quattro dì. | Esempio: | Not. Malm. 294: In caccia e in furia, cioè In fretta, Frettolosamente e con furia, come fanno coloro, che son cacciati; che però diciamo: Corre, che par che gli abbia i birri dietro. |
Definiz: | § XVII. Palla e caccia, dicesi proverbialm. di due o più persone che s'incontrano nel fare la stessa cosa, o che sono in pari condizione, ne' medesimi termini: ed è modo preso dal giuoco della palla; nel quale si dice Esser palla e caccia, quando la palla è nella stessa dirittura della caccia. – |
Esempio: | Fag. Comm. 2, 375: Passi, sig. Pancrazio, anzi signore sposo. P. Eh fra voi e me ell'è palla e caccia. D. È vero, siamo in eadem linea. | Esempio: | Monigl. Poes. Dramm. 3, 205: Lodata la fortuna Ch'innanzi mi ti caccia. B. Facevamo a cercarci. A. Palla e caccia. |
Definiz: | § XVIII. Andare a caccia o alla caccia, vale Inseguire le fiere selvatiche per pigliarle. – | Esempio: | Dant. Inf. 12: E tra il piè della ripa ed essa in traccia Correan Centauri armati di saette, Come solean nel mondo andare a caccia. | Esempio: | Bocc. Ninf. Fiesol. 4, 1: L'arco e 'l turcasso prese, e fuor si caccia, Alla madre dicendo: i' vo alla caccia. | Esempio: | Stor. Nerbon. volg.: Quando tra loro dicevano [i baroni] dove andremo a caccia? Andremo, rispondevano, dov'è la bella Carbonaia. | Esempio: | Allegr. Rim. Lett. 309: Io come un marruffin che vadi a caccia, Una sera cavalco in furia e in fretta. | Esempio: | Not. Malm. 185: Per farlo astenere da andare a caccia con dirgli che fuori della porta v'era l'Orco. |
Definiz: | § XIX. Andare a caccia di checchessia, vale figuratam. Cercare studiosamente una cosa. – |
Esempio: | Buonarr. Fier. 4, 2, 1: Se volentieri andrà a caccia a saluti, Dirai che quella è vana ec. | Esempio: | Dat. Obb. Ling. 20: Riprendeva [Azia] Tiberio perchè andava a caccia di parole rancide e disusate. | Esempio: | Menz. Sat. 182: Ed io che a caccia vo di sberrettate Con quattro paternostri, e che su i credi Fondo il grado, l'onor, la dignitate ec. | Esempio: | Magal. Operett. var. 405: Il pretendere adesso di decidere chi abbia ragione, è un andare a caccia di farsi malvolere allo sproposito. | Esempio: | Saccent. Rim. 2, 230: Vorrebbe con bel modo licenziarsi Per non andar di bastonate a caccia. |
Definiz: | § XX. Andare alla caccia o alle cacce, lo stesso che Andare a caccia; ma si usa in modo più determinato, parlando di alcune cacce particolari, come Andare alla caccia del cinghiale, della lepre e simili. – | Esempio: | Not. Malm. 185: Sono in Firenze due conversazioni di cacciatori, le quali andando alle cacce, gareggiano fra loro a chi faccia maggior preda. |
Definiz: | § XXI. Andare in caccia, vale Esercitar la caccia, Cacciare. – | Esempio: | Poliz. Rim. 1, 12: Qual il Centaur per la nevosa selva Di Pelio o d'Emo va feroce in caccia, Dalle lor tane predando ogni belva ec. |
Definiz: | § XXII. Andare in caccia o Correre in caccia, vale Andare o Correre in fuga, Fuggire davanti al nemico. – |
Esempio: | Dant. Purg. 6: E l'altro che annegò correndo in caccia. |
Esempio: | Vill. G. 589: Onde il Bavaro ebbe gran paura, e andonne in caccia e con vergogna. |
Definiz: | § XXIII. Avere la caccia, vale Essere perseguitato, inseguito. – | Esempio: | Stor. Nerbon. volg. 202: Allora tornarono inverso il castello, ed ebbono la caccia insino a mezzo la costa. | Esempio: | Stor. Aiolf. 1, 137: Rinieri fuggì, e montò a cavallo, avendo sempre la caccia. |
Esempio: | Burch. Son. 1, 46: Le molli e la paletta ebbon la caccia. |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 18, 161: E con gran tema fin dentro alle porte Dei forti alloggiamenti ebbon la caccia. | Esempio: | Car. Stracc. 1, 5: Con certe fuste di Turchi, che poco innanzi avevano avuta la caccia da quelle di Venezia. |
Esempio: | Tasson. Secch. rap. 1, 41: Tutto quel dì, tutta la notte intiera, I miseri Petroni ebber la caccia. |
Definiz: | § XXIV. Cavalcare in caccia, trovasi per Fuggire a cavallo dinanzi al nemico. – |
Esempio: | Pucc. A. Centil. 73, 9: E cavalcando in caccia, con sospiro Giunse a Viterbo. |
Definiz: | § XXV. Convertire in caccia, si trova per Volgere in fuga. – | Esempio: | Giamb. Oros. 199: I leofanti nella primaia battaglia fuoro fediti, e convertiti in caccia. |
Definiz: | § XXVI. Correre in caccia. – V. Andare in caccia. |
Definiz: | § XXVII. Dar la caccia, o semplicemente Dar caccia, vale Cacciare, Inseguire le fiere. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 8, 33: E qual sagace can nel monte usato A volpi o lepri dar spesso la caccia. | Esempio: | Salvin. Opp. 46: E parte ancora Co' rapidi destrier dando la caccia, Pe' boschi fiere prese con carriera Meridiana. |
Definiz: | § XXVIII. Vale anche Perseguitare il nemico che fugge, o qualsivoglia altro. – | Esempio: | Bellinc. Son. 73: Ma se la caccia vogliono a un dare, Per insino alle pecore lo mordono. | Esempio: | Ar. Cinq. Cant. 1, 7: Alfin comparve squallida e negletta [Morgana] Nel medesmo vestir ch'ella avea quando Le diè la caccia, e poi la prese, Orlando. | Esempio: | Grazz. Pros. 101: I fanciulli, presa della mota e dei sassi, cominciarono gridando al pazzo al pazzo, a dargli la caccia; ond'egli spaventato si messe a correre e fuggire verso il Carmine, ed essi dietrogli gridando sempre. | Esempio: | Salv. Spin. 2, 4: Non è mai giorno, ch'e' [i birri] non gli dien la caccia due volte, e mai non lo giungono. | Esempio: | Lipp. Malm. 7, 82: Ohimè! le mie stoviglie e 'l vin di Chianti, Ch'io tolsi in dar la caccia a un vetturale, A cagion di quel tristo graffiasanti, In un tempo è versato e ito male. |
Definiz: | § XXIX. Figuratam. Dar la caccia a uno, trovasi per Ricercare studiosamente i detti e i fatti di lui, a fine di censurarlo, burlarlo e simili. – |
Esempio: | Ar. Sat. 1, 155: E poi monti sul pergamo più di uno Gambaro cotto, rosso, e rumor faccia, E un minacciar, che ne spaventi ognuno; Ed a messer Moschin pur dia la caccia, Al Fra Gualengo ed a' compagni loro, Che metton carestia nella vernaccia. | Esempio: | Castigl. Corteg. 112: Anzi, comincieranno tutti a burlarlo e dargli la caccia; nè a quel meschino basteran buone risposte, nè pigliar le cose come dette per giuoco. |
Definiz: | § XXX. Far caccia di alcuno, trovasi per Perseguitarlo. – |
Esempio: | Ottim. Comm. Dant. 1, 236: E fanne caccia di loro, facendoli perseguire e dilacerare a cagne nere. |
Definiz: | § XXXI. E figuratam. – |
Definiz: | § XXXII. Far caccia, vale Prender assai cacciagione. |
Definiz: | § XXXIII. Far caccia di una cosa, trovasi per Star dietro con insistenza ad una cosa a fine di ottenerla. – | Esempio: | Car. Lett. fam. 3, 178: Delle mie rime il Manuzio me ne fa sì gran caccia, ch'io mi risolvo a dargliene. |
Definiz: | § XXXIV. Far la caccia ad una cosa, dicesi di Chi apposta l'occasione per conseguire una cosa desiderata nè di facile acquisto. |
Definiz: | § XXXV. Far la caccia ad uno, vale Fargli la posta, Appostarlo. |
Definiz: | § XXXVI. Fare una caccia. Termine del giuoco della palla, e vale Guadagnare una caccia. |
Definiz: | § XXXVII. Fuggire in caccia, detto degli animali selvatici, vale Fuggire dinanzi ai cacciatori, ed anche Fuggire come inseguiti dai cacciatori. – | Esempio: | Bern. Orl. 38, 5: Fuggon le fiere sbigottite in caccia, E par ch'il cielo in pioggia si disfaccia. |
Definiz: | § XXXVIII. Vale anche Fuggire precipitosamente dinanzi al nemico. – | Esempio: | Pucc. A. Centil. 42, 79: Ma stettero pur fermi, e questi in caccia Fuggiron più. | Esempio: | Pulc. L. Morg. 11, 35: Fece assai pensieri Di dargli morte, e fuggir via poi in caccia. |
Definiz: | § XXXIX. Mettere alla caccia d'alcuno, vale figuratam. Mandare a perseguitare alcuno, come il cane la fiera. – | Esempio: | Dant. Purg. 3: Se il pastor di Cosenza, che alla caccia Di me fu messo per Clemente ec. |
Definiz: | § XL. Mettere in caccia, vale Mettere in fuga perseguitando. – | Esempio: | Senec. Pist. 374: Alessandro guastava e metteva in caccia quelli di Persia, di Turchia e d'India. | Esempio: | Comp. Din. Cron. 9: Furono rotti gli Aretini non per viltà, nè per poca prodezza; ma per lo soperchio de' nimici furono messi in caccia, uccidendoli. | Esempio: | Giamb. Oros. 284: Non dico solamente i legati, i quali al postutto misero in caccia, ma i consoli n'ebbero grandissima pena. |
Esempio: | E Giamb. Tratt. mor. 342: Non era ischiera de' nimici sì forte, e tanto istretta, che non la rompessono e disserrassono e mettessonla in caccia. | Esempio: | Vill. G. 762: Alla fine fue scavalcato e fedito messer Luchino, e preso, e rotta la sua gente, e messi in caccia. |
Definiz: | § XLI. E figuratam. – |
Esempio: | Giamb. Tratt. mor. 357: Le virtù, veggendo questo, li seguitarono, e miserli in caccia. |
Definiz: | § XLII. Trovasi altresì per Mandare o Spingere a dar la caccia al nemico. – | Esempio: | Bart. D. Giapp. 2, 56: Portatane a' suoi la nuova [della morte di Riosogi], a' nostri la testa, non bisognò altro, per mettere quegli in fuga, e questi in caccia lor dietro ad ucciderli. |
Definiz: | § XLIII. Mettersi in caccia, vale Darsi alla fuga dinanzi al nemico. – |
Esempio: | Bern. Orl. 11, 31: Vedendo quel gran colpo, l'altra gente Tutta indi si levò per buon rispetto, E sbigottita si metteva in caccia. |
Definiz: | § XLIV. Perdere una caccia. Term. de' giuocatori di palla; ed è il contrario di Fare una caccia. |
Definiz: | § XLV. Pigliar caccia, detto dei cani, significa Avventarsi al selvaggiume e far caccia. – | Esempio: | Varch. Ercol. 67: Da alcuni sono chiamati latratori [i maldicenti o riprensori che non possono nuocere], dal verbo latino latrare, che è proprio de' cani; de' quali si dice quando abbaiano, che non mordono o non pigliano caccia. |
Definiz: | § XLVI. Pigliar caccia si dice anche per Mettersi in fuga, Darsi alla fuga; detto specialmente delle navi inseguite dal nemico. – | Esempio: | Cresc. B. Naut. Medit. 145: Se avvenisse, che Dio ne guardi, che le galee fossino forzate a pigliar caccia, e che alcuna di esse caminasse più, potendo giovare, non è bene che abbandoni l'altra, ma quanto più può si comporti in conserva. |
Definiz: | § XLVII. Porre in caccia vale lo stesso che Mettere in caccia, cioè Mettere in fuga perseguitando. – |
Esempio: | Bern. Orl. 9, 25: Fugge come le fiere poste in caccia Quella brutta canaglia malandrina. |
Definiz: | § XLVIII. Segnar le cacce, vale figuratam. Notare i fatti altrui, Spiare con maligna intenzione i luoghi dove uno va. – |
Esempio: | Fag. Rim. 7, 56: Quei che segnan le cacce, e tuttavia Badan all'altrui giuoco, questi sono Tutti color che in corte fan la spia. | Esempio: | E Panant. Civett. 24: Così quando quel discolo insaccava In certi buchi, in certe casucciaccie, La brava serva te lo pedinava, E gli stava a segnar tutte le caccie. |
Definiz: | § XLIX. Star sulle cacce, vale Esercitarsi del continuo nella caccia. – |
Esempio: | Machiav. Princ. 53: Debbe.... star sempre (il Principe) in sulle caccie, e mediante quelle, assuefare il corpo a' disagi. |
Definiz: | § L. Vincere una caccia. Termine de' giuocatori di palla; Guadagnare una caccia. |
Definiz: | § LI. Non ne voler più caccia, dicesi del Non volere più attendere a checchessia; Non ne voler saper altro. – | Esempio: | Buonarr. Fier. 1, 2, 4: Pur qualcun dee curarli. I. Forse qualche stregone: in quanto a' medici, Nessun ne vuol più caccia. | Esempio: | E Buonarr. Fier. 4, 4, 18: Non già io, no non io, non ne vo' caccia; E pensato ho di côrmela. |
Definiz: | § LII. Chi va a caccia senza cani, torna a casa senza lepri: proverbio, col quale si accenna che Chi opera senza le dovute preparazioni e diligenze, non conseguisce il fine desiderato. |
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