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Dizion. 5° Ed. .
FINITEZZA.
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FINITEZZA. Definiz: | Sost. femm. Astratto di Finito. L'esser finito, compito, portato alla maggior possibile perfezione; Compitezza, Perfezione. E dicesi specialmente di cosa, nella quale entri comecchessia l'opera e l'arte dell'uomo. – |
Esempio: | Baldin. Decenn. 3, 104: Fu questo artefice singolarissimo.... per le belle arie delle teste, varietà e nobiltà degli abiti, ed una certa finitezza colla quale sempre lavorò. | Esempio: | Giobert. Primat. 606: Comunque la stessa finitezza dei monumenti tebei, e la mole enorme dei materiali, bisognevole per essere posta in opera, di una meccanica molto squisita, provano ec. | Esempio: | Capp. Lez. 263: Qui dov'era la sede di un idioma ormai pervenuto a tanta finitezza, ec. |
Definiz: | § E figuratam., riferito a persona, costumi, tenor di vita; Compitezza, Squisitezza. – |
Esempio: | Salvin. Pros. tosc. 1, 453: Due saggi, buoni, leali amici,... di simile età, di simil genio, di simil finitezza in ogni cosa, e fino nell'abitazione, e nel trattamento, e nello esterno culto proprj e squisiti. |
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