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Dizion. 2° Ed. .
SFAVILLARE
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SFAVILLARE.
Definiz: | Mandar fuor faville, ed è proprio del fuoco, e per metafora d'ogni altra cosa, che sparga raggi, o splendori.
Lat. scintillare, micare. |
Esempio: | Ovvid. Pist. Il lume, che m'era dinanzi acceso, sfavillò, e sfavillando mi diede,
al mio parer, buon segnali. |
Esempio: | Petr. Son. 156. Ove sfavilla il mio soave foco. |
Esempio: | Dan. Par. 7. Ardendo in se sfavilla. Sì che dispiega le bellezze eterne.
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Esempio: | E Dan. Purg. 33. Ch'io nol vedessi sfavillar d'intorno, Qual
ferro, che bollente esce del fuoco. |
Esempio: | E Dan. Par. 14. Oh vero sfavillar del santo spiro, Come si
fece subito, e candente, Agli occhj miei. |
Esempio: | Teolog. mistic. Il cui movimento dirittamente sarebbe simile alla Stella, che
sfavilla i raggi suoi, se quegli splendori sfavillassono da lei, per libera volontà, e di sua potenza procedessono.
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Esempio: | Dan. Inf. 23. E che pena è in voi, che sì sfavilla? |
Esempio: | But. cioè si mostra per gli occhj sfavillanti, e per le facce rosse. |
Esempio: | Filoc. 2. 398. Marte che di ciò s'accorse, sfavillando, corse in quella parte, e
lei, nella sua luce, nascose [cioè furiando infocato] |
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