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1) Dizion. 5° Ed. .
NOCCA
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Dizion. 5 ° Ed.
NOCCA.
Definiz: Sost. femm., che anche nel plur. fa più comunemente NOCCA. Giuntura delle dita delle mani e dei piedi; e propriamente Quella fra la prima falange e la seconda.
Dal ted. knoche, knochen, Capo delle ossa dove si forma la giuntura. –
Esempio: Ross. P. Sveton. 134 t.: De' nodelli delle dita [fu] in modo forte, che con un dito forava una mela fresca, salda e intera, e con la nocca rompeva il capo a un fanciullo, e d'un giovanetto ancora.
Esempio: Borgh. R. Rip. 118: Nella mano ancora sono tutte le misure della faccia; perciocchè dalla nocca di mezzo del dito indice sino alla punta vi è, quanto dalla punta del mento al congiungimento insieme delle labbra...: dall'ultima nocca verso l'ugna del detto dito sino alla punta, vi è la lunghezza dell'occhio, ec.
Esempio: E Borgh. R. Rip. appr.: E dal gomito fino alle nocche, dove si attaccano le dita, ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 3, 7: E di sudice udimmo andare attorno Mestolate, e 'ntronar gomiti e nocca.
Esempio: Lipp. Malm. 9, 53: Intanto un ben dipinto mestolino Si porge in mano a quei, ch'ha da invitare: E l'Ugnanese, al quale il ballo tocca, Sciorina a Bertinella in sulle nocca.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 117: Resta la parte detta postbrachiale, o metacarpo, che è quella parte che comprende tutta la mano sino alle prime nocche, ove s'attaccano le dita.
Esempio: Not. Malm. 1, 148: Cioè, dandosi delle pugna nel petto: il che mostra, che le nocca sieno in lite col petto, mentre non cessano di perquoterlo. E nocca intendiamo nodelli delle dita.
Esempio: E Not. Malm. 233: Ed in questo (nel pugno), più che in altra maniera, si scorgono le nocca.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 107, 2: Nocca.... Congiuntura delle dita delle mani e de' piedi, detta altrimenti articolo.
Esempio: E Baldin. Decenn. 1, 32: La mano sinistra à il pollice dalla parte di sotto, che non à muscolo o monte, ma sta appiccato al carpo della mano in veduta dalla parte di fuori; e questa parte di fuori non è incavata, ma gonfia; nè si vedono le piegature delle dita, ma le nocca.
Esempio: Fag. Comm. 4, 272: Picchiate adagio adagio colle nocca, ch'io sarò li co il (con il) saliscendo in mano.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 280: E porta in vece un altro fiasco; perchè questo è fesso. Così dicendo, lo percosse leggermente con le nocca.
Definiz: § I. E figuratam., per Pugno. –
Esempio: Rusp. Son. 3, 203: Il petto, e' grossi labbri s'è già infranto Con que' cazzotti delle sante nocca.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 9: Tenendo gli occhi in molle e il collo a vite, E le nocca col petto sempre in lite.
Esempio: E Lipp. Malm. 3, 8: Quivi si vede una progenie ardita, Che si confida nelle sante nocca.
Esempio: Not. Malm. 1, 233: Per nocca, che sono i nodelli delle dita, s'intende tutta la mano serrata, che si dice pugno.
Esempio: Fag. Rim. 1, 337: Questa (donna)..., Benchè dal Tintoretto ella sia tocca, Si scorge il colorito del Coreggio. Anderebbe rifatta, o almen ritocca. Oh! s'io fossi pittore, io le darei Quattro colpi nel viso colle nocca.
Esempio: E Fag. Comm. 6, 206: Questo bel muso, dipinto dal diavolo, resterà in mia mano; così fusse in mia mano il grugno dell'originale, ch'io lo vorrei perfezionare a furia di chiariscuri colle nocca.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 12: Dice Finficchia: se offendi mia figlia Sentirai l'odorin di queste nocca.
Definiz: § II. Dar delle nocca, Menare, Adoperare, o simili, le nocca, valgono Menar colpi, Percuotere, Picchiare. –
Esempio: Grazz. Rim. V. 633: Darebbon delle nocca e poi de' sassi A chi dinanzi gli mettesse loro (i poponi passi): E gli rimanderian per babbuassi (male la stampa rocca).
Esempio: Bard. P. Avinav. 9, 74: Ho libero man, bocca, e palato. Potendo a mio piacer menar le nocca, E maciullar le polpe entro la bocca.
Esempio: Fag. Comm. 3, 278: E state cheto, che vo' n'avete occasione. C. Eh lasciatemi andare,... chè non vorre' avere a mettere in opera le nocca. A. Le nocca? la Potestà? O assassino!