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1) Dizion. 5° Ed. .
INCLINATISSIMO.
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Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
INCLINATISSIMO.
Definiz: Superlat. di Inclinato. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 233: Perchè, gentiluom mio, già nella patria Vostra, in quel tempo ch'io vi stavo a studio, Son stato molto accarezzato, debita-mente sono a i Senesi inclinatissimo.
Esempio: Guicc. Stor. 3, 63: Gli Svizzeri, inclinatissimi a muoversi per difendere il ducato di Milano, offerivano muoversi con numero molto maggiore, purchè ec.
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 19: Onde crudelissimo ed impiissimo diventa egli (l'uomo), quando ei non ha la virtù, ed inclinatissimo alla libidine ed a tutta l'intemperanza.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 175: Tentati adunque gli animi de' Modanesi, e trovatigli inclinatissimi e devotissimi alla casa da Este..., se ne andò alla volta di Modana.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 1: Ebbe due figliuoli inclinatissimi all'arte, e di bello e buono ingegno.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 47: Il presente pontefice Giulio III, principe di sommo giudizio, ed amatore e fautore universalmente di tutte le virtù, ma in particolare alla pittura, scultura e architettura inclinatissimo.
Esempio: Tass. Lett. 2, 59: Nè dirò d'esser lusingato da' piaceri, a' quali sono inclinatissimo.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 138: Il che accettò egli volentieri, sì per essere inclinatissimo a simili ufficj, sì per un certo desiderio ec.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 332: L'uno e l'altro, in faccie differentissime, aveva l'aspetto ugualmente marziale. L'uno e l'altro per natura inclinatissimo all'armi.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 298: Non avrebbe egli mandato Nunzio a Cesare l'Aleandro inclinatissimo al Concilio, e come zelante di veder riformata la Chiesa e come volenteroso di spender quivi i talenti della sua letteratura: tantochè ec.
Esempio: Baldin. Art. Int. 30: Fin da quella sua tenera età egli era inclinatissimo all'inventare.
Esempio: Segner. Mann. marz. 4, 2: Tu servi a' tuoi scorretti appetiti, vano, immortificato, impaziente, e inclinatissimo a quai si sia de' peccati ancora più brutti.
Esempio: Tocc. Lett. 134: Consentì Dio loro (agli Ebrei) per lecito e l'usura e il ripudio, in sull'ostinazion de' lor cuori inclinatissimi all'interesse e all'incontinenza.