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ARA.
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ARA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Altare, detto più propriamente di quelli della religione pagana: dicesi anche di quelli del Cristianesimo, ma è voce poetica.
Dal lat. ara. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 1, 29: Io facea sacrifizj alle sante are.
Esempio: Car. Eneid. 2, 836: Era nel mezzo del palazzo a l'aura Scoperto un grand'altare,.... e a l'ara intorno Avea le care figlie Ecuba accolte.
Esempio: E Car. Eneid. 8, 410: Allor quest'ara, Che massima si disse, e che mai sempre Massima ne sarà, fu consecrata In questo bosco.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Parin. Poes. 7: Già l'are a Vener sacre e al giocatore Mercurio nelle Gallie e in Albione Devotamente hai visitate.
Esempio: Mont. Feron. 3, 307: Nè tu sicura Da' suoi furori andar potesti, o sacra Alla beltade inaccessibil ara, Che non hai nome in cielo, e tra' mortali Da barbarico accento lo traesti, Cui le muse aborrir.
Definiz: § II. E pur figuratam. per Tempio. –
Esempio: Fosc. Poes. 182: Ma più beata, chè in un tempio accolte Serbi l'itale glorie; uniche forse, Dacchè le mal vietate Alpi e l'alterna Onnipotenza delle umane sorti, Armi e sostanze t'invadeano ed are E patria e, tranne la memoria, tutto.
Definiz: § III. Ara, termine di Astronomia. Una costellazione nell'emisfero meridionale, detta più comunemente Altare. –
Esempio: Salvin. Arat. 62: Ma sotto L'ago del gran portento Scorpïone, Presso dell'Austro posto, Ara è sospesa.