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ASCIUGARE.
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ASCIUGARE.
Definiz: Att. Toglier via l'umidità, Rendere asciutto quel ch'era molle.
Dal lat. exsugere. –
Esempio: Vill. G. 128: Avendo detto messa e celebrato il corpo di Cristo, per vecchiezza non asciugò bene il calice.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 328: E perchè questa fanciulla quando si lavava non si voleva asciugare a tovaglia, dissele la madre:... questo asciugare che tu fai, fa buona pelle e ferma, ma falla alquanto bruna.
Esempio: Soder. Agric. 54: L'aquilone.... detto la scopa delle strade, perchè soffiando asciuga e spazza e netta ogni umida lordura.
Esempio: Lipp. Malm. 10, 19: E già dell'aria i campi azzurri scorre Que' che i bucati in su i terrazzi asciuga.
Definiz: § I. E per Attrarre l'umidità. –
Esempio: Dant. Purg. 14: Che dal principio suo [l'Arno].... Infin là 've si rende per ristoro Di quel che il ciel della marina asciuga, Ond'hanno i fiumi ciò che va con loro ec.
Definiz: § II. Asciugare il sudore, le lacrime, e simili, vale Tergerli. –
Esempio: Guicc. Stor. 1, 185: Molte [donne] delle più nobili correvano nella strada ad abbracciarlo, e ad asciugargli dal volto il sudore.
Esempio: Salvin. Teocr. 111: La schiumante bocca Colla man gentilmente gli asciugava.
Esempio: Carl. Svin. 3: Intanto Bietolon, dopo asciugatosi Il sudor dalla fronte e da' testicoli, Anch'esso con coloro entrò in combriccola.
Definiz: § III. Asciugare gli occhi, o le lacrime, ad alcuno, vale figuratam. Farlo cessare dal pianto, Consolarlo. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 82: Piacemi almen d'aver cangiato stile Dagli occhi a' piè, se del lor esser molli Gli altri asciugasse un più cortese aprile.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. 13: Amor con le sue man gli occhi mi asciuga.
Esempio: Rinucc. O. Narcis. 5, 3: Attonito nel duol, cieco ne' pianti, Gli occhi m'asciugo.
Definiz: § IV. Asciugare un padule, un terreno impadulato ec., vale Toglierne per via di lavori idraulici le acque che vi stagnano; Disseccarlo.
Definiz: § V. Figuratam. Asciugar le botti, le cantine, le tasche, o simili, vale Vuotarle, consumandone o togliendone il vino, i denari, o simili; e il più delle volte si usa giocosamente. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 360: La seconda [la sete] gli era cara altrettanto, quanto molesta la prima [la febbre], essendosi egli divisato d'asciugar, guarito ch'ei fosse, le più nominate cantine degli ostieri di Roma.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 5, 2, 48: Si considera che per le piazze si possano più facilmente praticare i monopolj, di quel che si possa fare in fiera, nell'asciugare al possibile la piazza di moneta.
Definiz: § VI. Asciugare il denaro a chicchessia, vale Torglielo, Consumarglielo. –
Esempio: Galian. Mon. 267: Speriamo che più mercanzie s'abbiano da estrarre, e che le stoffe, e non gli artefici, andranno fuori, e rimanderanno.... quel denaro che dalle guerre è stato asciugato.
Definiz: § VII. E figuratam. per Tormentare accendendo vie più la sete. –
Esempio: Dant. Inf. 30: Sempre mi stanno innanzi [i ruscelletti del Casentino], e non indarno, Che l'imagine lor via più m'asciuga, Che il male, ond'io nel volto mi discarno.
Esempio: Tass. Ger. 13, 60: Quelle [acque] al vago desio forma e descrive, E ministra materia al suo tormento; Chè l'immagine lor, gelida e molle, L'asciuga e scalda, e nel pensier ribolle.
Definiz: § VIII. In forza di Neutr. pass. asciugarsi Farsi, Divenire asciutto. –
Esempio: Targ. Viagg. I ed. 3, 251: L'aliga.... si asciuga e secca, divenendo leggerissima e bianca.