Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CUMULARE.
Apri Voce completa

pag.1059


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
CUMULARE.
Definiz: Att. Adunare in copia, Ammassare, Ammontare: per lo più figuratam. Più comunemente Accumulare.
Dal lat. cumulare. –
Esempio: S. Greg. Omel. 3, 42: Nella qual cosa è da notare quante cose sono cumulate a tormento al ricco ardente.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 444: Nel lodare, ancora che le lodi sieno vere, darle parcamente e con giudizio; non cumularne tante, non tanto scagliarsi in amplificarle.
Esempio: Magal. Lett. 77: Oggi voglio rispondervi per il procaccio, per non cumularmi debiti per il giorno di carnevale.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 456: Il ridere de' prati, dissero i Latini; sul quale cumula molte fredde argutezze.... il Tesauro.
Definiz: § I. Usato assolutam., vale Mettere insieme, Ammassare, denari o ricchezze. –
Esempio: Zanott. G. P. Stor. Accad. 1, 264: Giunto alla vecchiaia, e molto avendo cumulato, poco più dipignea.
Definiz: § II. Trovasi, al modo latino, per Render colmo o rilevato, Colmare. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 284: Che bella cosa è vedere una leggiadra donna, quando con frequente sobole gli spessi capegli cumulano il bel capo, ovvero sparsi con prolisso ordine se ne spandono in sulle spalle!