Lessicografia della Crusca in rete

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CRIBRO.
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CRIBRO.
Definiz: Sost. masc. Lo stesso che Vaglio; ma è voce oggi più propria della poesia.
Dal lat. cribrum. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 181: Fra l'altre la Vestal vergine pia, Che baldanzosamente corse al Tibro; E per purgarsi d'ogn'infamia ria Portò dal fiume al tempio acqua col cribro.
Esempio: Rucell. G. Ap. 426: Forato a guisa d'un minuto cribro.
Esempio: Sannazzar. Arcad. 111: Trovammo alcune Ninfe.... che con bianchi e sottilissimi cribri cernivano oro, separandolo dalle minute arene.
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 236: Sia presto il cribro, e per sè stesso adopre ec.
Esempio: Tass. Lett. 2, 445: Credevano que' Gentili che nacquero dopo Tuzia, ch'ella riportasse dal fiume acqua co 'l cribro.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 1, 91: E là giunto, riponlo (il cenerume) in piccol cribro.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Vallisn. Op. 3, 515: Essendo l'utero un cribro, od uno scolo, per cui non solamente esce a suo tempo il soverchio, ma anche il peccante ed il nocivo; ne segue per conseguenza che, chiuso questo colatoio, sempre più resti lurida ed isporcata la massa umorale di particelle silvestri tumultuarie e nocive.
Definiz: § II. E in locuz. figur. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 155: Benissimo comprendo, che a quanto sia passato per lo finissimo cribro del giudizio.... del signor Keplero, non si può aggiungere di squisitezza.