Lessicografia della Crusca in rete

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INVIETARE.
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INVIETARE.
Definiz: Neutr. Divenir vieto, rancido: oggi comunemente Invietire. –
Esempio: Ricett. fior. G. 74: Conciosiachè quegli (poponi o cocomeri) che sono netti dalle loro scorze, più tempo innanzi invietino, e diventino inutili.
Esempio: E Ricett. fior. G. 107: Durano i [locchi] semplici un anno nella loro perfezione, ed i composti sino in due; eccetto quegli che hanno mandorle, pinocchi, pistacchi, e simili, che invietano: e si conservano ne' vasi di terra invetriati.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 157: I legumi che da qual si voglia gran vento continovo son tocchi, invietano.
Esempio: Sassett. Lett. 53: Il greco inforza, i pinocchiati invietano, i biscottelli intarlano, le lunette muffano.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 150: Cacio.... così acconcio che non invietava.
Definiz: § Att. Far divenir vieto, rancido. –
Esempio: Magazzin. Coltiv. 9: Si cava la carne porcina di sale, e s'espone a detta tramontana ed ove non batta sole; e come è ben suzza e rasciutta, si tenga otto giorni al fummo (chi può) senza ch'ella senta il caldo del fuoco che l'invieta, ed ogni caldo l'invieta.