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1) Dizion. 5° Ed. .
INNOVAZIONE.
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INNOVAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto dell'innovare; Il far di nuovo, Il rinnovare, checchessia.
Lat. innovatio. –
Esempio: Lottin. Avved. civ. 25: Sapendo quanto picciola, e quasi insensibile, innovazione di così fatti ordini potesse partorire dannosissimi effetti.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. II, 50 t.: Se dall'altra parte diremo che la materia di cui risultò prima il mondo, avendo ella potenzia e attezza all'essere, alla forma di quello, non fosse immutabile per sua natura, in modo che naturale sia la mutazione e la innovazione dell'esser suo; ec.
Esempio: E Piccolom. Filos. nat. appr.: E per conseguenzia, essendo ella, di natura e propria sua condizion, mutabile, e supposta a innovazione, non potrà ec. (Male la stampa, in ambedue gli esempj, invocazione).
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 441: Non ci è dunque mutazione nella virtù, e pure ci è innovazione nell'effetto.
Esempio: Pallav. Tratt. Stil. 198: Permettendosi che le nuove cose.... ricevano dal prudente giudizio degli uomini vocaboli nuovi espressivi della lor natura, con derivarli dagli antichi o della medesima lingua, o d'altra lingua celebre in quel paese. Poichè tale innovazione non difficulta, anzi agevola più veramente, il commerzio.
Esempio: E Pallav. Tratt. Stil. appr.: Quindi appare che non conchiude quell'argomento, il quale a favor dell'innovazion de' vocaboli suol cavarsi dal famoso detto d'Orazio, ec.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 114, 5: Non s'intenda fatta innovazione alcuna al metodo vegliante dei depositi delle doti, che si debbono fare dai luoghi pii al Monte Pio di Pistoia.
Esempio: Capp. Econ. 384: Questa, e solamente in rari casi, è, a mio credere, la sola innovazione che possa farsi all'attual sistema di colonia.
Definiz: § I. E per Mutazione, Mutamento, Rivolgimento, di checchessia. –
Esempio: Machiav. Stor. 2, 196: A che i Veneziani facilmente consentirono, come quelli che nelle innovazioni delle cose sempre solevano accrescere l'imperio loro.
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 108: Ne la rimandò al paese suo, parendo a lui ch'ella avesse favorito Gneo Dolobella in quella innovazione di stato.
Definiz: § II. Pure per Mutamento di cosa già ordinata, determinata, Nuova disposizione, e simili. –
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 140: Comandiamo che questi [impiegati] restino nell'istessa forma sottoposti all'Auditore delle nostre regalie e possessioni, intendendo che per ora non sia fatta in rapporto ad essi alcuna innovazione.
Definiz: § III. Parlandosi di ufficj, per Nuova elezione, Rinnovamento. –
Esempio: Ross. B. Cical. III, 2, 1: Perdonategli voi, Accademici, se in questa sera, nella quale si celebra la semestrale innovazione de' Magistrati, ec.
Definiz: § IV. Pure per Rinnovamento, detto della prima fase lunare. –
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 288: Ma non cinquanta volte fia raccesa La faccia della donna, che qui regge; cioè di Proserpina, la quale è reina dell'inferno.... ed è luna nel cielo, ed allora si dice raccendere quando si congiugne col sole, che è ad ogni innovazione di luna.
Esempio: E But. Comm. Dant. 2, 227: Ne la innovazione de la luna sempre lo lato lucido è in verso ponente, in fine che àe passato dì 14, e passato questo termino, lo lato lucido sta in verso levante e lo scemo in verso ponente.
Definiz: § V. E usato assolutam., per Introduzione di nuovi ordini, Novità, Cosa nuova, parlandosi di politica, religione, studj, e simili. –
Esempio: Machiav. Princ. 2: Nell'antichità e continuazione del dominio sono spente le memorie e le cagioni delle innovazioni, perchè sempre una mutazione lascia lo addentellato per la edificazione dell'altra.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 4, 123: Quando ciascheduno vi averà sopra le mani, o quando ciascuno saperà quello ch'egli abbia a fare, ed in chi egli abbia a confidare, e che nessuno grado di cittadino o per paura di sè o per ambizione abbia a desiderare innovazione.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 315: Potrebbe dire altresì, che Claudio Imperadore vi aggiunse il digamma eolico alla riversa.... A che io ti rispondo, che sebbene e' ve lo aggiunse, che lo uso universale non approvò questa sua innovazione.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 52: Dovendosi trasferire lo Imperio da la nobilissima ed illustrissima stirpe di Carlo Magno ad un'altra famiglia nuova, ne nasceranno mutazioni ed innovazioni molto maggiori.
Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 129: Oppresse, doppo queste cose, in diversi tempi alcuni tumulti e prncipj d'innovazioni.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 123: Servio Tullio comandò a' patrizj, che andassino ad abitare nel borgo, acciò che se egli avessero cerco, abitando in quel luogo, di fare innovazione, standovi egli sopra a ridosso, e' gli potesse opprimere in un subito.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 372: I desiderosi d'innovazione, che alzavano la mira a lui solo, o a lui più che agli altri, non ardivano ec.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 327: Ma Socrate da principio non ebbe in animo di fare quest'innovazione, nè d'insegnar che che sia.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 10: A queste innovazioni risentissi gravemente il sommo Pontefice Pio VI, uomo di natura assai subita, e delle prerogative della Santa Sede zelantissimo.
Esempio: Lambr. Elog. 183: Non v'è impresa, come oggi si dice, industriale, nè utile innovazione, alla quale ei non abbia rivolto i suoi studj.
Esempio: Capp. Econ. 335: I clamori che allora sorgono lasciano appena che si distingua se la innovazione avvenuta sia stata a vantaggio o a danno.