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1) Dizion. 5° Ed. .
DIAFANITÀ, DIAFANITADE, DIAFANITATE.
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DIAFANITÀ, DIAFANITADE, DIAFANITATE.
Definiz: Sost. femm. L'esser diafano; Trasparenza. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 38: In alquante piante, quando il calor respira, rimane molto umido terrestre, viscoso e lucido per molta diafanità, cioè trasparenza.
Esempio: Rinaldesch. Espos. Salm. 178: Il cielo cristallino, ch'è detto d'acqua, mediante la sua diafanitade.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 274: Il fumo tolse la diafanitade dell'aere puro.
Esempio: Biring. Pirotecn. 41 t.: E così.... dirò d'esso (del vetro), non come mezzo minerale proprio, nè anco come metallo, ma come materia fusibile e quasi fatta mineral da l'arte e da la potenzia e virtù del fuoco, nata da la speculazione de li buoni ingegni alchimici per mezzo de' quali in una parte s'è imitato li metalli, in un'altra la diafanità e resplendenzia de le gemme.
Esempio: Speron. Op. 5, 403: L'aere.... si illumina.... per esser diafano: la quale diafanità.... è edotta della potenzia della sua materia.
Esempio: E Speron. Op. appr.: Dico che 'l lume è qualità dell'aere edutto dalla luce agente della diafanità dell'aere.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 13: La prima fra queste [acque] ha una diafanità cristallina, che lascia distinguere con tutta la precisione i varj colori e figure delle piccole ghiaie che rivestono il fondo del suo cratere.