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1) Dizion. 5° Ed. .
LETTORE.
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LETTORE.
Definiz: Verbal. masc. da Leggere. Chi o Che legge.
Lat. lector. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 2: Così si ricrea e conforta l'animo del lettore della fine del capitolo, come il corpo istanco del viandante dell'albergo, al quale giunge.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 158: Tra qualche piccola occupazione, e tra la molta infingardaggine, io son ridotto un lettore assai flemmatico.
Esempio: Targ. Viagg. 12, 38: L'arcidiacono, a cui spettava il diritto di cominciare nelle feste i divini ufizj, di benedire in voce i lettori delle lezioni notturnali, ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 140: Ma dopo Archimede, l'oratore chiamava a paragone anche Carneade; e là il lettore era rimasto arrenato.
Definiz: § I. In senso assoluto, e in correlazione con autore o scrittore, vale Colui che legge per proprio studio o diletto un libro, un'opera, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Pensa, lettor, s'io mi disconfortai Nel suon delle parole maledette, Ch'io non credetti di tornarci mai.
Esempio: E Dant. Purg. 17: Ricorditi, lettor, se mai nell'alpe Ti colse nebbia, per la qual ec.
Esempio: E Dant. Parad. 10: Or ti riman, lettor, sovra il tuo banco, Dietro pensando a ciò che si preliba.
Esempio: Vill. G. 717: E nota, lettore, che questa fu una delle più alte imprese che mai facesse e fatto avesse il Comune di Firenze.
Esempio: Cellin. Vit. 417: E con tutto che io mi dimostrassi tanto piacevole, sappiate, benigni lettori, che dentro mi scoppiava 'l cuore.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 3: E quando per avventura troppo arditamente partirà del verisimile, senza unirsi al credibile, arò bisogno di benigno lettore disposto a discretamente ricevere narrazione sì antica.
Esempio: Lapin. Lez. 3, 56: Quella poesia.... la quale, seguendo il suo vero fine, all'utile solo attende de' suoi lettori.
Esempio: Fiacch. Far. 1, 16: O mio lettor, quei topi sciagurati Son ridicoli, è vero.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 130: Noi tralasciamo di riferir que' concerti, perchè, come il lettore vedrà, non son necessarj all'intelligenza della storia.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 329: I romanzi (quelli almeno di dozzina) per cento lettrici avranno appena un lettore maschio.
Definiz: § II. E per Colui il quale è incaricato di leggere ad alcuno, giorno per giorno, libri, scritture, e simili; il quale incarico era presso i Greci e i Romani affidato a un servo, che perciò dicevasi Anagnoste. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 518: Questa credo che fosse l'arte de' servi lettori, o anagnosti, de' quali si servivano gli antichi.
Esempio: E Salvin. Annot. Tanc. 572: Gli antichi, quando la vista era loro mancata, si facevan leggere a i loro servi lettori, detti anagnostae.
Definiz: § III. E per Insegnante di qualche scienza, o disciplina, in una Università o Studio pubblico. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 86: Principalmente alle lettere ordinò (Lorenzo de' Medici) di nuovo a Pisa uno Studio di ragione e di arte; e sendogli mostro per molte ragioni che non vi poteva concorrere numero di studianti come a Padova e a Pavia, disse gli bastava che il Collegio de' lettori avanzassi gli altri.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 124: Avendo inteso che la vostra città cerca di provvedersi d'un lettore in legge,... io voglio che ec.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 126: Dal primo tumulto in poi, si stette con tanta quiete, che nè i lettori dello studio preterirono con la solita frequenza di leggere le loro lezioni, nè ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 3, 3: Noi ci abbiamo un lettor sopra i problemi; Perocchè varie son degli studianti Le inclinazioni e i gusti.
Esempio: E Buonarr. Fier. appr.: O che meri grave, o sia di più diletto Sì fatta disciplina, Buone voglie concorronci i lettori, Senza stipendio alcuno.
Esempio: Fag. Comm. 6, 15: Chi vi scrive, se è lecito? F.... Il dottor Baldo, il mio lettore, appresso del quale sono stato a studiare.... B. È un lettore di garbo, un uomo dotto, consumato nello studio.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 20: Da che in Bologna.... si cominciò lo studio delle leggi,... ecco letture pubbliche di tal professione; e poscia lettori veramente di gran grido.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 114, 6: Volendo che stia aperta al pubblico (la libreria pubblica) in certi determinati giorni, e che continuino i lettori attuali di legge e di filosofia a far per turno da bibliotecarj a forma degli ordini.
Definiz: § IV. E nei conventi di frati, è titolo di Quel religioso che impartisce qualche insegnamento. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 43: Esvoglierà il lettore, Servito imperatore; Enfermerà il cocinere (cuciniere), ec.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 169: Panegirista fu il padre Agostino Maria di san Girolamo, carmelitano scalzo, lettor di teologia.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 127: Gli alunni ancor dell'aretin lettore Venuti a filosofico cimento, In cui fonda ogni cura il precettore, E le speranze sue tutto il convento, Posson mostrare alle nazioni intere Che qui non state per mangiare e bere.
Definiz: § V. E per Espositore di alcun autore o libro. –
Esempio: Mann. Ist. Decam. 108: Questi.... si era poeta.... e lettor di Dante nel 1381.
Definiz: § VI. Term. ecclesiastico, Cherico che ha ricevuto il secondo degli ordini minori. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 25: Al lettore s'appartiene pronunziare le lezioni, e predicare a' popoli quelle cose che i profeti profetarono.
Definiz: § VII. E per Lo stesso ordine minore, Lettorato. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 10: Del sacramento dell'ordine. Ordine secondo il Maestro delle sentenzio è alcuno segno nel quale si dà spirituale podestà all'ordinato all'ufficio. E sono VII. Quattro minori, cioè ostiario, lettore, esorcista e accolito.
Esempio: Razz. Econ. crist. 121: Gli ordini, che si dicono minori, son questi quattro: ostiario, lettore, esorcista e acolito.