Lessicografia della Crusca in rete

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BISSO
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BISSO.
Definiz: Sost. masc. Sorta di tela di lino assai fine, e di tessuto rado, che oggidì serve specialmente a fare alcune delle vesti sacerdotali.
Dal lat. byssus, e questo dal gr. βύσσος. −
Esempio: Fr. Giord. Pred. S.: Imperocchè di quel lino si fa il bisso, che è panno lino nobilissimo.
Esempio: Sacch. Op. div. 51: Bisso era la camicia di lino sottilissima.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 160: Pausania scrive non nascere il bisso in altra parte che in Elide di Grecia, di tanta sottigliezza che non cede al bisso di Giudea.
Esempio: Baldell. F. Filostr. 132: Dicesi che il bisso vien prodotto da un arbore che è per l'altezza sua pari all'opio, e che ha le foglie che somigliano le foglie del salce.
Definiz: § I. E in locuz. figurata. −
Esempio: Borgh. S. Tertull. 378: Vestitevi della seta della bontà, del bisso della santità, della porpora dell'onestà.
Definiz: § II. Bisso poeticam. dicesi ora per Mussolina finissima o altro simile tessuto. −
Esempio: Crudel. Rim. 67: Biancheggiante di trinoso Bisso sotto verde manto, Lascia il coro strepitoso E il solenne augusto canto.
Esempio: Parin. Poes. 114: Con lieve Bisso il madido fronte a lui tergendo, E l'aurette agitando, il tardo sonno Inviterai.
Esempio: Fosc. Poes. 168: O quando l'arpa adorni, E co' novelli numeri, E co' molli contorni Delle forme, che facile Bisso seconda.