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1) Dizion. 5° Ed. .
FATALITÀ, FATALITADE e FATALITATE.
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FATALITÀ, FATALITADE e FATALITATE.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Fatale. L'esser fatale, ne' varj sensi dell'Adiettivo.
Basso lat. fatalitas. –
Esempio: Tass. Lett. 1, 125: Spero d'accoppiare insieme due cose, se non incompatibili, almeno non molto facili ad accompagnarsi; e queste sono la necessità o la fatalità, per così dire, di Rinaldo, e la superiorità di Goffredo, e quella dependenza che tutta l'azione del poema deve avere da lui.
Esempio: Capp. Lez. 235: Alcuni di essi vinti dalla fatalità di questioni sempre malaugurate, vibrarono troppo acerbi colpi contro un nemico più figurato che vero.
Definiz: § I. E per Ordine fatale delle cose, Fato. –
Esempio: Fr. Giord. Pred.: Non vi è fortuna, non vi è fatalità; tutte le cose provengono dal volere d'Iddio.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 5, 15, 91: E Zenone e i seguaci suoi, per la fatalità e per la predestinazione, levano del tutto il libero arbitrio.
Esempio: E Rucell. Or. Dial. 5, 15, 103: A considerar solamente mi accingo la predestinazione, o prescienza d'intorno gli avvenimenti delle cose di qua, che fato o fatalità da molti de' filosofanti si appella.
Esempio: E Rucell. Or. Dial. 5, 15, 160: Laonde tutto quello che succede, per fatalità succede.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 143: Forti gli fa (i Turchi).... la perizia delle armi, la credenza della fatalità inevitabile.
Esempio: Lampr. Filos. ant. Etr. 14: Non vi è stato chi abbia esaltato con più magnifici encomj la Divina Provvidenza, quanto gli Stoici tutti; ma per questo Iddio degli Stoici, non diventa migliore e non si libera la lor dottrina da un'empia e tirannica fatalità.
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 274: Dimostrò spesso [Napoleone] una fantasticheria di fatalità e di augurj.
Definiz: § II. E semplicemente per Cosa che accada fatalmente o Condizione fatale di cose; per lo più coi verbi Parere fatalità od Essere fatalità. –
Esempio: Baldin. Decenn. 1, 24: Fra tanto come se fusse stata una fatalità all'Italia di non poter posseder la pittura, che per mezzo de' Greci, furono essi quei che ve la portarono per la seconda volta.
Esempio: Bertin. A. F. Medic. dif. 182: Noi potremo.... consolarci se sia tanto strapazzata la Medicina da' biasimatori di lei a cagion de' difetti de' medicanti, giacchè per la medesima causa hanno sofferto e tuttavia soffrono la medesima fatalità non tanto le professioni da voi nominate, ma qualunque altra.
Esempio: Maff. Anfit. 115: Par fatalità, che dell'opere maggiori le inscrizioni sien per lo più perdute.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 204: Ma questa sembra una fatalità, che se con metodo sicuro e facile si discuopre una verità, sopra di cui prima non erasi meditato, tutti se ne allegrano, e concordemente l'abbracciano; all'opposito, se prima insorte sieno molte controversie, ec.